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La curcumina, il principio attivo della curcuma (Curcuma longa), è un concentrato di polifenoli che ha effetti benefici sulle infiammazioni gastrointestinali. Tuttavia, la sua efficacia [...]
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Più che agli antidepressivi e all’esercizio fisico, per tenere sotto controllo il morbo di Crohn, infiamamzione cronica intestinale di origine autoimmune, bisogna prestare attenzione al [...]
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Oltre alle terapie farmacologiche, psicologiche e riabilitative, il lupus eritematoso sistemico o LES, una patologia multiorgano di origine autoimmune (che colpisce il tessuto connettivo), [...]
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Come reagiscono alla vaccinazione anti-Covid le persone immunodepresse? La domanda è importante e riguarda milioni di persone nel mondo con un’immunodeficienza congenita, o con certe [...]
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La partita è a due: noi e il virus. Lo scopo non è quello di vincere la battaglia perché SARS-CoV-2 (il virus responsabile della malattia Covid 19) è molto probabile che sia qui per [...]
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Il tema della cura e della prevenzione del Covid è un argomento nodale all’interno del dibattito scientifico internazionale. Ciò ovviamente ha avuto e sta continuando ad avere un [...]
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La colite ulcerosa, malattia infiammatoria cronica di origine autoimmune, può essere favorita dall’assenza di particolari tipi di batteri "buoni" - nell’intestino dei pazienti con [...]
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Le persone con la malattia di Crohn o con la colite ulcerativa, due patologie infiammatorie croniche dell’intestino di origine autoimmune, quando non rispondono più ad altre cure vengono [...]
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Un marcatore genetico potrebbe aiutare a distinguere tra i due principali tipi di malattia di Crohn, distinzione utile tanto per la diagnosi e l’impostazione della terapia corretta, [...]
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Mi chiamo Claudia Zanella e ho 30 anni. I miei sogni sono fatti di carta. Quella profumata d’inchiostro dei quotidiani. Sono una giornalista professionista. Prima sono stata una [...]
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Per ora si tratta di una sperimentazione sugli animali da laboratorio e su cellule intestinali in coltura, ma i primi risultati portano a ritenere che l’assunzione di un concentrato di [...]
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La distinzione classica tra malattia di Crohn e colite ulcerosa potrebbe essere presto rivista, perché una grande analisi genetica condotta da ricercatori di 49 centri di 16 Paesi in [...]
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Alcuni studi lasciano ritenere che le infiammazioni croniche intestinali possano avere un ruolo nell’insorgenza di uno dei disturbi neuro-psichiatrici più difficili da decifrare e [...]
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Decine di farmaci, "mirati" su specifici bersagli, permettono ormai di affrontare con successo alcuni tipi di patologie autoimmuni e il 10% delle forme di tumore. È la cosiddetta Precision [...]
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Che nelle malattie autoimmuni ci sia una predisposizione genetica è dimostrato o ipotizzato da tempo, a seconda dei casi, ma ora un grande studio internazionale, coordinato dagli [...]
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Tra i fattori che aumentano il rischio di colite ulcerosa potrebbero esserci gli abusi sessuali o fisici subiti nell’infanzia. Questo legame è suggerito da uno studio pubblicato [...]
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In futuro per tenere sotto controllo i sintomi della malattia di Crohn potrebbe essere utilizzato uno strumento terapeutico finora impiegato nel trattamento di malattie neurologiche quali [...]
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Per motivi che restano ancora da chiarire, l’incidenza di malattie autoimmuni è più elevata fra i parenti di primo grado e i coniugi delle persone con celiachia, rispetto al resto della [...]
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Rilevante attenzione deve essere posta su due patologie infiammatorie croniche dell’intestino, spesso assimilate tra loro: la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa. Silvio Danese, [...]
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La vitamina D potrebbe aiutare chi soffre di morbo di Crohn, malattia infiammatoria cronica di origine autoimmune che colpisce l’intestino. Un piccolo studio pubblicato sulla [...]
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Hanno cambiato positivamente il destino di moltissime persone colpite da malattie infiammatorie intestinali croniche quali il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, ma i farmaci inibitori del [...]
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Tra le cause più importanti del morbo di Crohn ci potrebbe essere una disbiosi, cioè uno squilibrio della flora batterica intestinale che, quando presente (insieme alla predisposizione [...]
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Resi noti i dati di una ricerca, unica in Europa, realizzata da alcune associazioni italiane. I pazienti più "indisciplinati" sono quelli con la psoriasi
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E’ da oltre 40 anni che convivo con il Crohn!
Purtroppo negli anni ’70 era un problema sconosciuto. All’epoca ero giovane e piena d’energia. Avrei voluto diventare infermiera per [...]
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Nel morbo di Crohn le infiammazioni dell’intestino sono causate, fra gli altri fattori, da un insufficiente livello di una sostanza importante per la modulazione dei fenomeni [...]
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Claudia Zanella, 27 anni, giornalista milanese, racconta ad Assedio Bianco i suoi progetti, ambiziosi (diventare una cronista di guerra), che non si fanno frenare dal morbo di Crohn, una [...]
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I ricercatori della Washington University hanno scoperto che le persone colpite dalle infiammazioni croniche intestinali hanno una "varietà" di virus molto superiore, rispetto alla norma. [...]
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La rivista Nature pubblica uno studio (eseguito solo sugli animali) che punta l’attenzione sui possibili legami fra alcune sostanze presenti nei cibi industriali e patologie come la [...]
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La strategia migliore per affrontare il morbo di Crohn è verificare l’andamento delle terapie e decidere di volta in volta quali farmaci prescrivere. A suggerirlo sono i risultati [...]
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Il rischio di sviluppare una delle diverse malattie infiammatorie croniche intestinali ad oggi note dipende dall’interazione tra i geni di un individuo e la sua flora batterica [...]
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Quali sono i centri migliori per curare le malattie legate al sistema immunitario? Spesso non è facile rispondere, perché l’immunologia è una disciplina relativamente giovane e anche [...]
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Nello scorso mese di maggio l’EMA, l’agenzia europea per il farmaco, ha approvato una nuova molecola per il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, il vedolizumab, anticorpo monoclonale [...]
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Svelata, con una precisione mai raggiunta prima, l’origine genetica di 21 malattie autoimmuni.
I ricercatori dell’Università di San Francisco, di Harvard e del MIT (Boston) hanno [...]
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È difficile dimostrare scientificamente che la sfera psicologica e l’apparato difensivo dell’organismo si influenzano a vicenda. Ma diversi studi cominciano a confermare quello che [...]
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È successo quando avevo sedici anni. Dopo la scuola, a casa di un’amica. Ho guardato un film sulla vita di Ilaria Alpi e ho capito chi avrei voluto essere in futuro: un’inviata [...]
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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili
Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.
Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.
Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.
Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.
Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.
I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.