MALATTIA DI CROHN
Voglio fare la cronista di guerra

di Claudia Zanella
È successo quando avevo sedici anni. Dopo la scuola, a casa di un’amica. Ho guardato un film sulla vita di Ilaria Alpi e ho capito chi avrei voluto essere in futuro: un’inviata speciale. Il giornalismo d’inchiesta, i reportage di guerra, parlare di quel mondo che nessuno conosce. Questo è il mio sogno. Da allora ho fatto tante cose: mi sono laureata in Filosofia, ho vissuto all’estero, ho collaborato con qualche testata e ho suonato la chitarra elettrica in tante band.
Fino ai 23 anni mi sono sentita invincibile, carica di energia, inarrestabile. Poi un giorno è arrivato lui, il morbo di Crohn. Ho dovuto farci i conti, capire che cosa fosse e come affrontarlo. All’inizio non è stato facile e anche ora, a volte, mi mette a dura prova. Però, penso che, come disse anche Nietzsche, “quello che non mi ammazza mi rende più forte”. Se all’inizio credevo che il morbo di Crohn potesse essere un grande limite a quello che sognavo di fare, ora sono convinta che sia un ostacolo superabile con l’impegno e la forza di volontà. Così ho cercato di accumulare un po’ di esperienza collaborando con qualche giornale e l’anno scorso mi sono iscritta a un master di giornalismo, per acquisire nuove competenze mentre svolgo il praticantato. In questo momento sono determinata a realizzare le mie aspirazioni e sono sicura che il mio “alieno personale” sarà solo un compagno di viaggio, di quelli fastidiosi forse, ma niente di più. ’
Data ultimo aggiornamento 20 gennaio 2015
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