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notizie

In forte crescita la PrEP,
terapia preventiva anti-HIV

I mesi estivi hanno portato significativi sviluppi, in Svizzera, sul fronte della lotta al virus HIV: da luglio, infatti, l’assicurazione malattie obbligatoria si è assunta i costi legati all’HIV-PrEP (Profilassi Pre-Esposizione), un trattamento preventivo per ridurre il rischio di contrarre [...]Leggi tutto »

L’Alzheimer si può prevenire modificando gli stili di vita

Negli ultimi trent’anni la ricerca ha permesso di fare passi in avanti molto rilevanti per curare alcune delle patologie più diffuse e in crescita, come quelle cardiovascolari e quelle oncologiche. Lo stesso non è accaduto nel caso di quelle neurodegenerative e, in primo luogo, [...]Leggi tutto »

"Vaiolo delle scimmie": dopo
il Covid, autorità più preparate

A metà agosto, l’OMS ha rotto gli indugi e dichiarato una nuova emergenza sanitaria globale, o public health emergency of international concern: quella che arriva dalla diffusione rapida e poco controllata del virus del vaiolo delle scimmie (o mpox), già presente in Africa, Europa e Asia. Si [...]Leggi tutto »

Medicina di genere: cure "disegnate" sulle differenze

Gender è un termine inglese che sta a indicare i comportamenti e i ruoli che società e cultura attribuiscono all’essere maschio oppure all’essere femmina. Così, quando nel 1991 l’ex-direttrice dei National Institutes of Health statunitensi, Bernadine Healy, utilizzò il riferimento al [...]Leggi tutto »

Tumori al cervello dei bambini: speranze dalle "CAR-T cells"

Lui, uno dei bambini più studiati al mondo, oggi ha cinque anni, e ogni due settimane ha un appuntamento cui non può mancare: quello con la somministrazione di una nuova dose di terapia. Deve continuare la cura, necessaria, per contrastare il tumore pericolosissimo che l’ha colpito quando di [...]Leggi tutto »

Ictus, poco utilizzata una cura che potrebbe ridurre i danni

Dal 2014 una nuova arma è a disposizione dei medici per la terapia dell’ictus ischemico: è la trombectomia meccanica, che consiste nella rimozione (meccanica appunto, per via endovascolare) del trombo che chiude uno dei vasi sanguigni del cervello, creando danni anche gravissimi. In pratica un [...]Leggi tutto »

Così gli studi sugli astronauti aiutano la medicina sulla Terra

Quella che è stata ufficialmente inaugurata alcune settimane fa dalla rivista Nature, con un insieme di 44 studi arricchiti da video, infografiche, commenti, protocolli e quant’altro, chiamato SOMA package, potrebbe essere l’inizio di una nuova era, per l’astromedicina e l’astrobiologia, [...]Leggi tutto »

C’è un’altra "pandemia":
quella di miopia fra i bambini

C’è un’epidemia silenziosa (se vogliamo usare questo termine) che continua a crescere in tutto il mondo da anni, e che durante la pandemia ha subìto un’accelerazione evidente: quella della miopia tra i bambini e i ragazzi. Il principale indiziato è la diminuzione del tempo passato [...]Leggi tutto »

Il sistema immunitario può innescare disturbi psichiatrici

Allucinazioni. Vuoti di memoria. Depressioni profonde. Crisi psicotiche. Insonnia. Questi e altri sono sintomi psichiatrici, tipicamente associati a malattie quali disturbo bipolare, schizofrenia, paranoia. Ma possono essere anche altro: possono essere le manifestazioni ultime di un’infiammazione [...]Leggi tutto »

Dagli uccelli agli esseri umani: monitoraggio sull’aviaria

Da molti anni i virologi ritengono che i virus più a rischio di innescare una pandemia siano quelli influenzali, a causa della loro diffusione ubiquitaria e della grandissima versatilità del loro genoma, che consente loro di adattarsi agli animali più diversi, di sviluppare resistenze a vaccini [...]Leggi tutto »

Antidiabetici per dimagrire:
chi smette riprende subito peso

Sono i protagonisti assoluti della medicina e della farmacologia degli ultimi anni, e non smettono di stupire, dopo essersi guadagnati anche il titolo di scoperta dell’anno 2023, attribuito da Science. Gli agonisti del Glucagon-like Peptide 1 o GLP-1, antidiabetici della famiglia del [...]Leggi tutto »

Elettroshock, odiato e respinto ma ancora usato (con cautela)

Il suo nome ora è TEC, da terapia elettro convulsivante. Questa la denominazione contemporanea, che ha via via sostituito quella classica di elettroshock, un termine che si è fatto ogni sforzo per relegare ai libri di storia della medicina. Perché evoca costrizioni, violenze, danni che in [...]Leggi tutto »



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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