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notizie

Da Oxford al Ghana (via India) il nuovo vaccino anti-malaria

La lotta contro la malaria, malattia che ancora oggi miete ogni anno non meno di 600.000 vittime, la stragrande maggioranza delle quali sono bambini, potrebbe essere giunta a un punto di svolta, grazie a un vaccino chiamato R21/Matrix-M, frutto di tre decenni di studi, e pensato per essere [...]Leggi tutto »

Diagnosi precoce più vicina
per la malattia di Parkinson

La storia della malattia di Parkinson, grave forma di neurodegenerazione contro la quale, al momento, ci sono solo terapie che possono ridurre gli effetti dei danni cerebrali, senza rallentare la progressione, potrebbe essere a una svolta, grazie a una scoperta che ha origini lontane, e che [...]Leggi tutto »

Trovati due nuovi tasselli
nel “rompicapo” della SLA

Sono stati aggiunti due tasselli al complicato puzzle della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), malattia neurodegenerativa che si manifesta con una progressiva perdita dell’attività dei muscoli volontari, fino alla paralisi dei muscoli respiratori. Si sa che ciò è dovuto alla degenerazione [...]Leggi tutto »

Alzheimer, dubbi sui nuovi
anticorpi monoclonali

Le nuove terapie approvate contro la malattia di Alzheimer negli Stati Uniti, in Australia e in Giappone, a base di anticorpi monoclonali, sono state salutate da alcuni come la prima vera svolta nelle cure dopo decenni. Tuttavia, da molti altri esperti vengono invece considerate pericolose, [...]Leggi tutto »

Vaccino contro Candida auris,
il super-fungo che preoccupa

L’allarme si è diffuso rapidamente in tutto il mondo, visti i numeri. Il fungo microscopico Candida auris, identificato nel 2009 in Asia per la prima volta e capace di infettare gli esseri umani, è - nella sua versione resistente a tutti i farmaci disponibili - in vertiginoso aumento negli [...]Leggi tutto »

Finalmente una terapia efficace
anche contro l’epatite Delta

C’è un’epatite virale più rara e meno nota delle più conosciute A, B e C, che tuttavia è anche una delle più gravi: quella chiamata Delta. Questo tipo di epatite porta più frequentemente delle altre verso l’evoluzione in fibrosi, cirrosi e poi, non di rado, in tumore e scompenso [...]Leggi tutto »

«La paura? Dobbiamo ascoltarla
e accoglierla, ci protegge»

Il fiato corto, le gambe che tremano, il sudore che scende freddo. I muscoli sono tesi e la bocca si è improvvisamente seccata. Siamo invasi dalla paura. Ma perché proviamo questa sensazione così sgradevole, la paura? Non sarebbe semplicemente meglio non sentirla e vivere più sereni? Nel libro [...]Leggi tutto »

Il lungo cammino per ottenere
le "CAR-T cells" anti-tumore

Per chi si ammala di un tumore del sangue (un linfoma, un mieloma o una leucemia) e non risponde alle terapie o al trapianto di midollo osseo (o non è candidabile), oppure va incontro a una recidiva, dal 2017 c’è una possibilità in più: l’immunoterapia chiamata CAR-T, da Chimaeric Antigen [...]Leggi tutto »

AIDS, sono 3 le persone guarite
con uno "speciale" trapianto

In oltre 40 anni di storia, il paziente chiamato di Düsseldorf, in Germania – un uomo di 53 anni - sarebbe solo il terzo completamente guarito dall’infezione da HIV o, al massimo, il quarto. Perché, per definizione, il virus si annida nelle cellule del sistema immunitario che, essendo [...]Leggi tutto »

Quando le diagnosi arrivano
dall’intelligenza artificiale

Da molti anni un numero crescente di programmi presenti in rete e di app per cellulari risponde a interrogativi medici, supplendo così alla carenza di professionisti, fornendo un’alternativa a chi ha sfiducia nella medicina ufficiale, e permettendo anche di risparmiare il costo di una visita. Lo [...]Leggi tutto »

Respirazione e movimento
nuove regole anti-Long Covid

Via via che passano i mesi, inizia a farsi più chiara la natura di quella che viene ormai ufficialmente chiamata sindrome del Long Covid o LCS, ossia quell’insieme di decine di sintomi diversi che compaiono ad almeno due settimane dall’infezione acuta da Sars-CoV 2, e permangono per almeno [...]Leggi tutto »

Test sugli animali non più
obbligatori per tutti i farmaci

Con un atto che, con ogni probabilità, avrà conseguenze concrete assai limitate ancora per diversi anni, ma che ha un significativo valore simbolico, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato pochi giorni fa una legge che concede alla Food and Drug Administration (FDA, l’ente che [...]Leggi tutto »



Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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