Notice: Undefined index: privacy in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/includes/top/privacy_advisor.php on line 1

Questo sito utilizza cookies tecnici (Google Analytics) per l'analisi del traffico, senza scopi commerciali; proseguendo la navigazione ci si dichiara implicitamente d'accordo all'uso dei medesimi Ok, accetto

Germania: bocciato Vedolizumab per il Crohn e la colite ulcerosa


Notice: Undefined variable: dizionario in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/story.php on line 254

Nello scorso mese di maggio l’EMA, l’agenzia europea per il farmaco, ha approvato una nuova molecola per il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, il vedolizumab, anticorpo monoclonale diretto contro una delle sostanze responsabili della reazione autoimmunitaria e infiammatoria che provoca queste malattie, il fattore di necrosi tumorale alfa o TNF alfa.

L’indicazione prevede che vedolizumab sia dato ai pazienti che non rispondono agli altri due farmaci dotati dello stesso meccanismo d’azione, l’adalimumab e l’infliximab, già presenti in clinica.

Tuttavia, il German Institute for Quality and Efficiency in Heath Care (Iqwig) - l’ente tedesco che controlla che l’introduzione dei farmaci autorizzati sia supportata da sufficienti prove scientifiche e da un buon rapporto efficacia/costi/effetti collaterali/vantaggi rispetto alle terapie disponibili - ha di recente bocciato senza appello questo anticorpo monclonale, sostenendo che il dossier grazie al quale la molecola è stata approvata presenta gravi lacune per quanto riguarda il confronto con i due anticorpi monoclonaliGli anticorpi monoclonali sono anticorpi del tutto simili a quelli che il sistema immunitario produce contro i “nemici” (batteri, virus e altro ancora), ma non sono presenti in modo naturale nel nostro organismo. Vengono creati in laboratorio, grazie a tecniche di ingegneria genetica, e sono mirati contro un preciso bersaglio della malattia, identificato dai ricercatori: per esempio, nel caso del Covid, contro la proteina Spike, utilizzata dal coronavirus per entrare nelle cellule e infettarle. Una volta prodotti, vengono fatti moltiplicare in laboratorio, identici, in un numero grandissimo di copie, o di cloni (per questo vengono chiamati monoclonali), e poi immessi nell’organismo del paziente, in genere tramite infusione (endovena). già presenti sul mercato.

In particolare, per il morbo di Crohn non sono presenti studi randomizzati e controllati che confrontino direttamente vedolizumab con adalimumab, e non è pertanto possibile dire che esso sia migliore rispetto all’esistente; per la colite ulcerosa sono stati presentati soltanto studi di confronto indiretto, ovvero uno con vedolizumab e placebo, e tre con adalimumab e placebo, partendo dal principio che i risultati potessero essere considerati come appartenenti a un solo grande trial clinico.

Ma poiché le popolazioni dei partecipanti alle sperimentazioni e anche le modalità di somministrazione dei farmaci non erano state identiche, tale assunto non regge - sostiene l’ente di controllo tedesco - e il vedolizumab, la cui superiorità non ha avuto ancora una dimostrazione chiara, è stato dunque bocciato o, quantomeno, rimandato fino a quando non saranno presentate prove più convincenti.

 

Data ultimo aggiornamento 4 febbraio 2015
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco


Tags: adalimumab, infliximab



Warning: Use of undefined constant lang - assumed 'lang' (this will throw an Error in a future version of PHP) in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/includes/gallery_swiper.php on line 201

Notice: Undefined index: lang in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/includes/gallery_swiper.php on line 201

Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

Chiudi

Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

VAI ALLA VERSIONE COMPLETA