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Per la prima volta è stato approvato un antimalarico indicato per neonati e bambini

Per la prima volta la Svizzera ha approvato un farmaco antimalarico specificamente dedicato ai bambini e ai neonati, la versione di un antimalarico già in commercio, chiamata Coartem Baby (o Riamet Baby). E’ il primo in assoluto, e potrebbe cambiare il destino di molti bambini. Oggi infatti non esistono farmaci specifici, perché nessuno di quelli disponibili era stato testato su bambini di meno di 4,5 kg di peso o sei mesi di età. I neonati che si ammalavano venivano trattati con adattamenti artigianali dei dosaggi, con gravi rischi non solo per questioni di peso, ma anche perché il metabolismo dei bambini non è come quello degli adulti, e gli antimalarici sono farmaci dotati di una discreta tossicità. Anche per questo, tre quarti circa degli oltre 590.000 decessi erano tra i bambini. Ma desso tutto potrebbe cambiare, e l’azienda che produce il Coartem baby, la Novartis, ha già annunciato che la distribuzione, in Africa, inizierà nelle prossime settimane, e sarà prevalentemente gratuita. Lo studio sulla nuova formulazione è stato reso possibile dalla collaborazione con la Rockfeller Foundation e con la no profit elvetica Medicines for Malaria Venture (MMV), con il sostegno della Banca Mondiale e con la partecipazione attiva di otto paesi: Burkina Faso, Costa d’Avorio, Kenya, Malawi, Mozambico, Nigeria, Tanzania e Uganda.

Ogni anno solo in Africa circa 30 milioni di bambini si ammalano di malaria e, a seconda delle zone, l’incidenza per i neonati con meno di sei mesi di età varia tra il 3,4 e il 18,4%. Il trattamento è stato formulato come polvere, anche aromatizzata alla ciliegia, per renderla più gradevole e per poter essere sciolta nel latte.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 14 luglio 2025
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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