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Negli spazzolini da denti e nei soffioni delle docce prolifera un universo di virus benefici

C’è un intero ecosistema di microrganismi che vive e prolifera nelle abitazioni. E non si tratta necessariamente di microbi patogeni. Anzi, nel caso degli spazzolini da denti e dei soffioni delle docce, quello che hanno scoperto  i ricercatori della Northwestern University di Evanston, in Illinois, sono virus di batteri (cioè che hanno come bersaglio esclusivo i batteri) chiamati batteriofagi o fagi che, un domani, potrebbero trasformarsi in terapie. Come riportato su Frontiers in Microbiomes, i ricercatori hanno analizzato tamponi provenienti da 34 spazzolini e da 92 soffioni, e hanno trovato una quantità sorprendente di fagi: circa 600 tipi diversi, alcuni dei quali mai descritti prima. Inoltre, hanno visto che le comunità degli spazzolini sono molto diverse da quelle dei soffioni, e ogni campione presenta un suo assortimento del tutto particolare, e mai identico a quello di un altro. Tra i fagi identificati, diretti contro 32 famiglie di batteri, quelli più rappresentati sono risultati essere quelli specifici contro la famiglia dei micobatteri, un’importante classe di patogeni cui si devono malattie come la lebbra, la tubercolosi, e diverse infezioni polmonari croniche. In un futuro non lontano, questi fagi potrebbero trasformarsi in armi da usare nei pazienti colpiti da quel tipo di infezioni.

 

Da alcuni anni si sta infatti cercando di trasformare i fagi in vere armi biologiche, da utilizzare contro le infezioni batteriche, e alcuni risultati sono promettenti, anche se permangono difficoltà tecniche non facili da superare (soprattutto per giungere a prodotti standardizzati). Nel frattempo, gli autori raccomandano di non utilizzare detergenti ad azione disinfettante o battericida, per evitare di selezionare ceppi batterici resistenti. Piuttosto, meglio cambiare lo spazzolino regolarmente e per la doccia ricorrere all’aceto, o ai normali detergenti, e non avere timori infondati sui microrganismi che vivono in casa. Molti di essi hanno una funzione positiva, alcuni terapeutica.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 17 ottobre 2024
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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