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Il raffreddore si può accorciare anche solo con i lavaggi nasali con soluzione salina

Per accorciare il raffreddore di bambini bastano i lavaggi nasali con soluzione ipersalina, che permettono anche di diffondere meno le infezioni respiratorie all’intero della famiglia o a scuola, e di somministrare meno farmaci.

L’efficacia di lavaggi con cloruro di sodio al 2,6% (quindi più concentrato rispetto alle soluzioni fisiologiche, che ne contengono lo 0,9%) è stata dimostrata in uno studio condotto dai pediatri dell’Università di Edimburgo e presentato al congresso della European Respiratory Society (ERS) svoltosi nei giorni scorsi a Vienna. In esso sono stati reclutati circa 400 bambini dell’età di sei anni, e circa 300 di loro, durante l’inverno, hanno avuto un raffreddore. Metà di loro è stata trattata con tre gocce per narice quattro volte al giorno (come numero minimo) di soluzione salina, mentre gli altri con le cure abituali, per tutto il tempo necessario.

Alla fine, i bambini sottoposti al lavaggio hanno avuto raffreddori durati in media sei giorni, gli altri otto giorni. Inoltre c’è stato meno bisogno di somministrare antinfiammatori e altri farmaci, e minor contagio dei familiari (fenomeno che ha interessato il 46% dei nuclei dei bambini trattati, contro il 61% del gruppo di controllo). Otto genitori su dieci hanno poi riferito un miglioramento più rapido e altrettanti l’intenzione di usare i lavaggi anche in futuro. Uno dei vantaggi di questa "terapia" è infatti quella di poter essere praticata da chiunque, con istruzioni molto semplici e rischi praticamente inesistenti.

I bambini in età scolare contraggono fino a una dozzina di infezioni respiratorie durante l’anno, e anche se raramente queste si aggravano fino a destare preoccupazione, possono comunque comportare perdita di giorni di scuola e di lavoro per i genitori, ed essere trasferite a persone che, per vari motivi, possono essere più a rischio come i nonni. Limitare la durata di un raffreddore è quindi importante, e visto che è possibile farlo con qualcosa di totalmente naturale e dal costo irrisorio, sarebbe opportuno ricordarselo ogni volta che un bambino torna a casa con il naso che cola.

Inoltre, non ci sono motivi oper pensare che il rimedio non funzioni anche nell’adulto, perché la sua efficacia si fasa sulle reazioni tra il cloro, il sodio e le mucose nasali, che generano sali di cloro che impediscono la replicazione virale, e che avvengono in tutti i nasi, di qualunque età.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 7 ottobre 2024
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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