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Nuove mappe geografiche da disegnare, continenti inesplorati, tempeste imprevedibili. Sembra di parlare con un esploratore del ’500 pronto a salpare col suo veliero, e invece dall’altra [...]
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Post antipatico, credo, ma necessario. Nell’interazione mente-corpo una delle domande più importanti nell’ottica della guarigione da una malattia è: quali sono i pazienti migliori, [...]
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Parlare di perdono è impresa ardua: la parola “perdono” evoca troppi significati spirituali e in un blog che vorrebbe unire mente e corpo, scienza attuale e dubbi e medicina integrata, [...]
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Un numero crescente di studi conferma il ruolo degli stati infiammatori nei disturbi psicologici. Una ricerca canadese suggerisce anche un approccio di cura capovolto: antinfiammatori, [...]
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Il vaccino contro il papilloma virus umano (HPV) potrebbe proteggere in misura ancora più efficace se fosse somministrato nella nuova formulazione recentemente approvata negli Stati Uniti. [...]
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C’è chi dice che la meditazione non sia adatta agli occidentali, esistono studi che sostengono questa tesi e partono dal presupposto che per meditare si debba possedere un patrimonio [...]
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Sono pochissime, una ogni mille, fra quelle che circolano nel sangue, ma forniscono risposte preziose per scoprire malattie come i tumori
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A questo [...]
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La PTX3 appare in grado di bloccare una serie di reazioni che possono aprire le porte al tumore. Ora partirà una sperimentazione per usarla come farmaco. Studio dell’Istituto clinico [...]
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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili
Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.
Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.
Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.
Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.
Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.
I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.