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HPV, approvato negli Stati Uniti un vaccino più potente

Il vaccino contro il papilloma virus umano (HPV) potrebbe proteggere in misura ancora più efficace se fosse somministrato nella nuova formulazione recentemente approvata negli Stati Uniti. Quella proposta da alcuni anni anche in Italia protegge infatti contro i due ceppi più pericolosi - il 16 e il 18 - mentre il Gardasil-9 (questo il nome commerciale del prodotto approvato oltreoceano), protegge da ben 7 diversi ceppi virali: oltre che dall’ HPV 16 e dall’HPV 18 anche dal 31, dal 33, dal 45, dal 52 e dal 58.

A far ipotizzare la maggiore efficacia di questa formulazione è una simulazione effettuata dai ricercatori dei Centers for Diseases Control di Atlanta (USA) basandosi sui ceppi virali identificati nei campioni di oltre 2.700 persone affette da uno dei possibili tumori associati all’infezione. Come riportato sul Journal of the National Cancer Institute il nuovo vaccino potrebbe migliorare la prevenzione dei tumori della cervice uterina, di quelli orofaringei e dei tumori della vulva, della vagina, del pene e dell’ano.

Al momento sono in corso studi osservazionali su persone vaccinate con Gardasil-9. In questo modo sarà possibile verificare in vivo se le simulazioni corrispondono alla realtà e se possa essere o meno consigliabile l’adozione della nuova formulazione su ampie fasce di ragazzi e ragazze.’

A.B.
Data ultimo aggiornamento 27 maggio 2015
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco


Tags: HPV, tumori, vaccino



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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