NEONATOLOGIA
Anche le madri obese dovrebbero allattare.
E il bambino si tiene con il braccio sinistro

L’allattamento al seno previene l’obesità infantile, oltre ad apportare numerosi altri benefici, questoè noto da tempo. Ma che cosa succede quando la madre è obesa? I vantaggi permangono? Per rispondere a questa domanda, i neonatologi dell’università del Michigan hanno seguito oltre 8.100 coppie di madri e figli nei primi sei anni di vita, controllando l’alimentazione e il peso nel primo anno, e poi al compimento dei due e dei sei anni di vita del bambino. Come hanno poi riferito su Pediatrics, l’allattamento esclusivo al seno protegge sempre i bambini, quale che sia il peso della madre, dal rischio di essere in sovrappeso o obesi negli anni seguenti, e va dunque raccomandato sempre.
Negli stessi giorni è poi uscito un altro studio, di tutt’altro tipo, ma che analizza le donne (e gli uomini) nel momento in cui tengono in braccio, per qualunque motivo, un neonato.
Ebbene: la stragrande maggioranza degli esseri umani tiene il neonato con il braccio sinistro. Lo hanno confermato, su Infancy, i neonatologi e psicologi della Norwegian University of Science and Technology (NTNU’s), che hanno chiesto a oltre 760 persone di tutte le età (da quattro a 86 anni) di cullare una bambola, scoprendo che il 75% di loro la prendeva con il braccio sinistro. Forse ciò dipende dal fatto che, ponendo il neonato a sinistra, lo si mette in una posizione in cui può sentire il battito cardiaco. Secondo altre ipotesi, l’istinto sarebbe collegato al complesso meccanismo dell’udito, che ha alcune vie preferenziali a sinistra. Infine, secondo altri si tratta semplicemente di usare la mano non dominante (che nell’80% delle persone è la sinistra), per lasciare l’altra libera di svolgere altre mansioni. Non a caso, quando il neonato cresce, e diventa più pesante, entra in gioco anche il braccio dominante, più forte, e le differenze spariscono.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 12 febbraio 2024
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