CARDIOLOGIA
Il dolcificante eritrolo può far aumentare molto il rischio di malattie cardiovascolari

L’eritrolo, zucchero naturalmente presente nella frutta, prodotto, sia pure in minime quantità, dall’organismo umano, e utilizzato come dolcificante, potrebbe aumentare il rischio di sviluppare una malattia cardio- o cerebrovascolare. Un aumento di concentrazione come quello che si verifica normalmente quando, per esempio, si mangia un dolce o si beve una lattina di una bevanda dolcificati con esso, provoca infatti un incremento molto significativo del numero e della mobilità delle piastrine e, di conseguenza, fa aumentare il rischio che si formino trombi.
Lo stesso gruppo di ricercatori - cardiologi della Cleveland Clinic - lo aveva già dimostrato su oltre 4.000 persone a rischio (e illustrato in uno studio pubblicato su Nature Medicine), ma ora lo hanno confermato in un campione di soggetti sani. Come riportato su Arteriosclerosis Thrombosis and Vascular Biology, infatti, somministrando una quantità di eritrolo simile a quella che si assume bevendo una lattina di un drink, e cioè 30 grammi, si vede un aumento della sua concentrazione nel sangue di oltre mille volte, cui corrisponde un incremento del numero di piastrine e un aumento della loro tendenza a dare aggregati. Il glucosio, somministrato per controllo ad altrettanti volontari, non dà alcun effetto di questo tipo.
Qualcosa di molto simile è stato dimostrato, sempre da questi ricercatori e cardiologi, anche per un altro zucchero simile, lo xilitolo. E, dato dopo dato, cresce il timore che queste sostanze, che appartengono alla classe dei cosiddetti GRAS o, appunto, composti generalmente ritenuti sicuri (non studiati nel dettaglio, ma in uso da molto tempo e quindi ritenuti innocui) non lo siano poi così tanto, e non in tutte le condizioni.
Secondo gli autori, sarebbe necessario valutare meglio i loro effetti, soprattutto in chi ne fa un uso continuativo e prolungato o è a rischio. Nel frattempo, secondo loro, come secondo molti altri esperti, è meglio evitare i dolcificanti e, piuttosto, concedersi saltuariamente un dolce o un drink zuccherati. Anche l’OMS, del resto, sconsiglia apertamente quasi tutti i dolcificanti oggi più utilizzati.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 9 settembre 2024
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