STUDIO AMERICANO
Vaccino anti-herpes, passi avanti grazie a una proteina mutata

I virologi dello Howard Hughes Medical Institute di Caevy Chase, Maryland (Stati Uniti) hanno compiuto un significativo passo avanti nella ricerca di un vaccino contro i virus dell’herpes più diffusi, l’1 e il 2, che provocano, rispettivamente, l’herpes labiale e quello genitale.
Come riferito su eLife, per giungere a un risultato rincorso da anni (questi virus colpiscono non meno di 500 milioni di persone in tutto il mondo e l’infezione, una volta entrata nell’organismo, resta latente anche per decenni nel sistema nervoso, per poi riattivarsi), gli autori hanno puntato tutto sulla glicoproteina D, che permette alle particelle virali di entrare nelle cellule dell’ospite. In particolare, i ricercatori hanno modificato il codice genetico dei virus, in modo da alterare questa proteina. Con i virus mutati hanno poi infettato gli animali da laboratorio, e hanno visto che l’herpes, a questo punto, non riusciva più a svilupparsi e, anzi, i virus funzionavano addirittura da potenti agenti immunizzanti: stimolavano, cioè, l’apparato difensivo dell’organismo a intervenire. Ora gli studi proseguiranno nell’uomo, ma la strada per un vaccino efficace e sicuro (non sono emersi effetti collaterali) sembra avviata, e il risultato potrebbe tornare utile anche per altre infezioni virali.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 12 marzo 2015
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