TERAPIE COMPLEMENTARI
C’è un probiotico che contrasta l’insonnia e
i suoi effetti dannosi, e non comporta rischi

Chi soffre di insonnia potrebbe avere presto un nuovo alleato non farmacologico: un ceppo specifico di probiotici. Stando a quanto riportato su Engineering dai ricercatori del National Engineering Research Center for Functional Food della Jiangnan University di Wuxi, in Cina, infatti, i batteri individuati sarebbero in grado di migliorare la qualità del sonno, e contrasre gli effetti nocivi di un riposo insufficiente.
Per giungere alle loro conclusioni, gli autori hanno analizzato 60 ceppi batterici di sette specie note per stimolare, in particolare, la produzione di una sostanza chiamata SAM, da S-adenosil-metionina. Si tratta di un aminoacido precursore della melatonina, la cui concentrazione è molto bassa in chi soffre di insonnia e che, in test su animali, ha mostrato di poter restituire efficienza nervosa dopo una deprivazione di sonno. Su tutte le specie studiate, una, in particolare, è risultata grande produttrice di SAM: il Lactobacillus helveticus CCFM1320. Somministrato ai topi deprivati del sonno, CCFM1320 si è confermato efficace nel contrastare i deficit tipici dell’insomnnia. Per tale motivo, gli autori l’hanno somministrato per quattro settimane anche a 60 volontari che soffrivano di insonnia, e hanno così confermato che la qualità del sonno risultava migliorata e lo stress diminuito, così come le specie patogene dell’intestino.
Ora occoreranno conferme, e in ogni caso un probiotico non può risolvere tutte le conseguenze negative dell’insonnia - tra l’altro, non interviene sulle cause, ma sulle conseguenze. Tuttavia, se i dati fossero confermati, chi soffre di insonnia potrebbe trarre giovamento da un trattamento non farmacolgico, e del tutto sicuro.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 10 aprile 2025
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