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Un supervaccino contro l’aviaria

Un gruppo di virologi dell’Università Università del Kansas di Manhattan (Usa) propone un nuovo vaccino in grado di proteggere gli animali (e forse anche gli uomini) contro due dei principali ceppi di influenza aviaria in circolazione, l’H5N1 e l’H7N9. In base ai dati pubblicati sul Journal of Virology, questo vaccino sembra funzionare molto bene nei polli, che rappresentano il principale vettore di questa malattia.
L’influenza aviaria, veicolata da animali da allevamento o selvatici, è studiata in tutto il mondo non solo perché ogni anno porta all’abbattimento di milioni di animali e a decessi nella popolazione umana ma anche perché si teme che data la grande capacità di mutazione tipica dei virus influenzali possa improvvisamente diventare molto più pericolosa di quanto non lo sia già oggi. Il virus H5N1, isolato in Egitto, Indonesia e in altri paesi del Nord Africa e del Sud Est asiatico, ha ad esempio già ucciso 500 persone delle oltre 700 infettate, mentre l’H7N9, isolato in Cina e Canada, ha già causato 230 decessi su 650 infezioni.
Il metodo dei virologi dell’Università del Kansas prevede di sfruttare un altro virus influenzale, detto Newcastle, per produrre il vaccino inserendo al suo interno frammenti del virus H5N1 o H7N9. Oltre che ne polli potrebbe essere impiegato anche nei maiali, nei bovini e in altri animali, nonché nell’uomo. Al momento i test proseguono nella speranza di arrivare ad avere prodotti efficaci e sicuri pronti nel caso in cui si dovesse affrontare una pandemia influenzale.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 25 maggio 2015
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