Questo sito utilizza cookies tecnici per l'analisi del traffico, in forma anonima e senza finalità commerciali di alcun tipo; proseguendo la navigazione si acconsente all'uso dei medesimi Ok, accetto

Sigarette elettroniche, nuovi test "accusano" il vapore

Le sigarette elettroniche potrebbero avere un effetto dannoso sul sistema immunitario, in particolare nell’apparato respiratorio. Questo, almeno, è quanto si verifica negli animali, secondo uno studio pubblicato sulla rivista PLOS One dai ricercatori della Bloomberg School of Public Health della Johns Hopkins University di Baltimora (USA), che hanno sottoposto due gruppi di animali a un’atmosfera del tutto simile a quella che si sprigiona dalle sigarette elettroniche (e che un fumatore mediamente respira), oppure all’aria normale. In seguito, gli studiosi hanno esposto i due gruppi di animali al batterio Streptococcus pneumoniae e al virus dell’influenza A. Il risultato è stato molto chiaro: gli animali che avevano respirato i vapori della sigaretta elettronica hanno avuto un tasso di infezioni da batteri e virus molto più alto, a riprova della minore efficienza del sistema immunitario nei polmoniindeboliscon.
Secondo i ricercatori, la causa potrebbe risiedere nei radicali liberi emessi: un centinaio a boccata (contro gli oltre 1.100 delle sigarette normali), che potrebbero danneggiare le cellule difensive. Ci sarebbero dunque ulteriori elementi per non poter ritenere le sigarette elettroniche del tutto sicure.

 

A.B.
Data ultimo aggiornamento 10 febbraio 2015
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



Warning: Use of undefined constant lang - assumed 'lang' (this will throw an Error in a future version of PHP) in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/includes/gallery_swiper.php on line 201

Notice: Undefined index: lang in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/includes/gallery_swiper.php on line 201

Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

Chiudi

Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

VAI ALLA VERSIONE COMPLETA