NUOVE EMERGENZE
Preoccupa l’aumento di un’encefalite
trasmessa dalle zecche. Come prevenirla

E’ allarme, in Gran Bretagna, per l’aumento di casi di encefalite (un’infiammazione del cervello che può avere conseguenze anche letali) veicolata da un virus chiamato tick-borne encephalitis virus (TBEV), che si trasmette attraverso la puntura delle zecche. Questi insetti, già responsabili della trasmissione della borreliosi o malattia di Lyme, possono infatti causare indirettamente anche questa infezione virale che, nella maggior parte dei casi, si risolve senza sintomi o con sintomi simili a quelli di un’influenza ma che, talvolta, prende di mira il cervello, con danni di varia entità che possono arrivare fino al decesso.
Secondo la BBC, le segnalazioni di morsi giungono da tutto il paese, a conferma dell’ampliamente della diffusione delle zecche, e quelli di encefalite grave sono stati tre, negli ultimi tre anni; per questo, quando si va a camminare o a praticare sport come la mountain bike in aree verdi e ricche di vegetazione, è indispensabile adottare precauzioni quali, per esempio, indossare sempre pantaloni lunghi e magliette con le maniche anch’esse lunghe, usare i repellenti e, una volta tornati a casa, controllare se ci sono segni di morsicatura.
Contro l’encefalite da TBVE non esistono vaccini né terapie antivirali specifiche, ma solo cure volte a tenere sotto controllo l’infiammazione del cervello (e non sempre ci riescono).
Altri casi sono stati più volte segnalati anche in Europa continentale e in altre aree del mondo, sempre con tendenza all’aumento. E’ quindi opportuno, ogni volta che si va in un bosco, cercare di evitare il contatto con le zecche, adottando tutte le precauzioni possibili e, in caso di dubbio, rivolgersi prima possibile a un medico.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 17 aprile 2023
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