RISCHIO ZOONOSI
Più fa caldo, più cresce la densità umana,
e più i felini selvatici ospitano il toxoplasma

Riscaldamento del clima, aumento della densità umana e contatti sempre più stretti tra felini selvatici e randagi e uomo. Sono questi i tre ingredienti di un mix che potrebbe rivelarsi molto pericoloso, perché associato a un aumento della positività degli animali a un parassita che causa malattie anche nell’uomo: il Toxoplasma gondii, particolarmente pericoloso per le donne incinte. La relazione, perfetto esempio di quanto i danni all’ambiente si traducano in fattori di rischio per la salute derivanti dalle zoonosi, cioè dalle malattie tipicamente animali che passano all’uomo, è emersa in una metanalisi pubblicata dai ricercatori dell’Università della California di Davis su PLoS One, nella quale sono stati presi in esame 47 studi effettuati in tutto il mondo, su popolazioni di felini selvatici quali le linci e i puma, e di gatti randagi, alimentati dall’uomo oppure no. Su 256 casi positivi scoperti in poco meno di 10.000 campioni di feci, si è visto chiaramente che esiste un rapporto tra aumento della temperatura, della densità umana e di presenza del toxoplasma. Tra l’altro, quest’ultimo infetta anche i roditori, le pecore, gli uccelli, le lontre di mare e altri animali, ed è quindi probabile che sia molto già più diffuso di quanto si pensi. L’invito degli autori è rivolto alle autorità, affinché facciano il possibile per gestire al meglio le popolazioni di felini selvatici che vivono a contatto con l’uomo, o che possono facilmente entrare in cintatto con esso, per cercare di contenere la diffusione della toxoplasmosi.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 29 giugno 2023
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