CARDIOLOGIA
Perché le noci fanno bene al cuore?
La risposta è nascosta nell’intestino

Il consumo quotidiano di una piccola quantità di noci è previsto in tutte le linee guida ufficiali sull’alimentazione, perché l’insieme di acidi grassi e minerali presenti in questi frutti apporta benefici significativi, soprattutto all’apparato cardiovascolare. Ma perché questo accade? Se lo sono domandato i ricercatori della Texas Tech University di Lubbock, che hanno chiesto a 35 persone con un elevato rischio cardiovascolare di mantenere la loro dieta abituale per due settimane, per poi passare a uno tra tre regimi alimentari, da seguire per altre sei settimane. Il primo dei tre prevedeva l’assunzione di noci, mentre gli altri due quella di acidi grassi contenuti nelle noci, ma non delle noci stesse. Nel frattempo, i ricercatori hanno raccolto campioni di microbiota intestinale e li hanno sottoposti a indagini genetiche. Il risultato è stato che le noci e, in decisamente misura minore, gli acidi grassi specifici, fanno aumentare, nell’intestino, la presenza di una specie batterica chiamata Gordonibacter che, a sua volta, favorisce la sintesi di una sostanza preziosa, un aminoacido denominato omoarginina, la cui carenza è associata a un aumento significativo del rischio cardiovascolare.
Come hanno riferito gli autori al congresso annuale dell’American Society for Biochemistry and Molecular Biology, questi dati, oltre a confermare i benefici associati alle noci, suggeriscono che si potrebbero cercare altri alimenti che favoriscano i Gordonibacter, o studiare assortimenti di acidi grassi per le persone che non possono o non vogliono mangiare qualche noce tutti i giorni, soprattutto se sono a rischio cardiovascolare.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 28 marzo 2023
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