ALIMENTAZIONE
Per sconfiggere l’obesità c’è una ricetta segreta: il kimchi coreano fermentato

Per combattere l’obesità si può decidere di includere nella dieta abituale una delle possibili varianti del piatto coreano più tradizionale, il kimchi, realizzato con diversi tipi di verdure fermentate e salate, insaporitori quali aglio e cipolle, e salsa di pesce. I dati di un grande studio di popolazione, appena pubblicati su BMJ Open da ricxercatori di diverse università della Corea del sud, dimostrano infatti che un consumo non eccessivo ma regolare è associato a una diminuzione del rischio di sviluppare obesità e di accumulare grasso addominale, la forma più pericolosa.
Nello studio, chiamato Health Examinees (HEXA), e finalizzato a descrivere abitudini e stato di salute dei coreani dopo i 40 anni, sono state verificate le abitudini di oltre 115.000 persone dell’età media di 51 anni, per due terzi donne, in particolare relativamente a 106 tra gli alimenti più comuni nella tradizione culinaria del paese. Si è chiesto ai partecipanti di indicare quante volte (da mai fino a tre volte al giorno) consumavano il kimchi baechu (kimchi di cavolo); il kkakdugi (kimchi di ravanello); il nabak e il dongchimi (kimchi acquoso); e altri, come il kimchi alla senape (una porzione di baechu o kkahdugi kimchi, di solito è di 50 g, mentre una porzione di nabak o dongchimi kimchi è di 95 g).
Alla fine il risultato è stato che coloro che mangiavano fino a tre porzioni di kimchi al giorno avevano una prevalenza di obesità e anche di grasso addominale inferiore all’incirca del 10% rispetto a chi ne mangiava una sola, con un effetto più marcato tra gli uomini rispetto alle donne.
La relazione, però, aveva una forma a campana, perché chi ne consumava cinque o più al giorno era più facilmente obeso o con maggiore grasso addominale. Secondo gli autori, ciò è dovuto, probabilmente, al fatto che chi mangia più di 5 kimchi al giorno è abituato a mangiare troppo, e assume anche moltissimo sale, che non è controbilanciato a sufficienza dal potassio, anch’esso presente nel kimchi, e sufficiente a neutralizzare l’effetto del sodio, quando le dosi quotidiane non sono eccessive.
I benefici degli alimenti fermentati sono noti da tempo, e sono da ricercare, prevalentemente, nell’azione sul microbiota intestinale: per esempio, è stato dimostrato un aumento di due lattobacilli, Lactobacillus brevis e Lactobacillus plantarum, noti per diminuire il rischio di obesità.
BVa ricordato infine che lo studio dimostra solo un’associazione e non che ci sia un rapporto di causa ed effetto: per stabilire con certezza l’efficacia del kimchi sul peso sarà necessario condurre studi specifici.
Di certo, però, da alcuni anni gli alimenti fermentati sono osservati con grande interesse, via via che ne emergono gli aspetti positivi dal punto di vista nutrizionale.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 27 febbraio 2024
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