PREVENZIONE
Per fermare o annullare il pre-diabete
è cruciale ridurre il grasso addominale
Il prediabete, condizione nella quale c’è una scarsa sensibilità all’insulina, favorita da sovrappeso, obesità e inattività, e che molto spesso prelude a un diabete di tipo 2 vero e proprio, aumentando notevolmente il rischio di ictus e infarti, può essere efficacemente contrastato con un intervento mirato, finalizzato non solo o non tanto a perdere peso ma, soprattutto, a diminuire il grasso viscerale, attraverso opportune correzioni della dieta e attività fisica. Se si seguono scrupolosamente i consigli, si può arrivare a una vera e propria remissione, cioè a una condizione di piena normalità. Lo hanno scoperto i diabetologi dell’università di Tubinga, in Germania, che hanno pubblicato quanto ottenuto su Lancet Diabetes Endocrinology. Gli autori avevano selezionato inizialmente circa mille persone che avevano un prediabete, e le avevano invitate a seguire un protocollo per perdere peso e avere una dieta migliore, nel quale era prevista anche l’attività fisica. Dopo un anno, hanno selezionato coloro che avevano perso almeno il 5% di peso, circa 300 persone, e le hanno suddivise in responders e non responders, per cercare di capire come mai, a parità di dimagrimento, alcuni rispondevano e altri no. Hanno così visto che ciò che fa la differenza è l’attività dell’insulina, che in alcuni torna a livelli quasi normali, o normali, riuscendo a controllare nuovamente la glicemia. Tuttavia, poiché non c’era una relazione con il peso, hanno cercato altrove, e hanno scoperto che chi aveva ottenuto i risultati migliori era chi aveva perso più grasso viscerale, anche se il grasso nel fegato (altro fattore di rischio per il prediabete e il diabete) non era cambiato. Costoro, che avevano avuto una diminuzione del rischio di diabete 2 del 73%, avevano i parametri legati all’insulina e quindi alla glicemia rientrati nella norma, se avevano perso almeno 4 centimetri di grasso addominale. L’effetto, inoltre, era stabile per due anni. Probabilmente ciò dipende dal fatto che il grasso addominale, che è a diretto contatto con gli organi addominalie soprattutto con l’intestino, fa aumentare l’infiammazione che, a sua volta, dà origine al prediabete. Non a caso, chi ha reagito meglio aveva anche gli esami del sangue più vicini alla norma, con meno segni di infiammazione rispetto agli altri. Il consiglio è quindi quello di puntare su attività che agiscano specificamente su quel tipo di grasso, tenendo sotto controllo la dieta. Ma la buona notizia è che, anche senza farmaci, annullare una condizione molto pericolosa come il prediabete è possibile.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 5 ottobre 2023
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