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Per combattere il disagio dei ragazzi si può
provare una cura verde: il Forest Bathing

Dopo la pandemia, il disagio degli adolescenti è significativamente aumentato in tutto il mondo, come dimostrano le statistiche sugli episodi di violenza, sulle dipendenze, sull’abbandono scolastico, sui disturbi del comportamento alimentare di su altri indicatori specifici.

Che fare per aiutare i ragazzi a recuperare un maggiore equilibrio e più serenità? Una soluzione può essere il cosiddetto Forest Bathig, cioè l’immersione, anche solo per pochi minuti, in un ambiente ricco di vegetazione, dove siano presenti alberi e piante, silenzioso e tranquillo, anche posto nel bel mezzo di una città. Lo dimostra uno dei primi studi mai effettuati sull’argomento, condotti dai ricercatori dell’Università di Waterloo, in Olanda, che si inserisce nella Future Cities Initiative delle Nazioni Unite.

Come illustrato su Cities & Health, gli autori hanno reclutato una settantina di adolescenti, e hanno misurato i loro livelli di ansia, stress e depressione in diversi scenari. In generale, sono emersi benefici per gli scenari che presentano una grande varietà di soggetti, ma se la complessità è declinata in verde, e cioè l’ambiente è arricchito da piante, i vantaggi sono superiori. Allo stesso modo, sono apprezzati i supporti quali i sentieri segnati. Inoltre, anche le architetture inserite negli spazi verdi, se concepite appositamente e ben distanziate apportano calma e senso di ristoro. In media, trascorrere anche pochi minuti in ambienti di questo tipo significa abbassare di circa il 10% lo stress e la depressione, l’aggressività e l’ansia, così come essere in un ambiente rumoroso un trafficato sortisce un effetto opposto di entità anche superiore.

Tutto questo ha due tipi di conseguenze.

La prima è che, quando si vogliono aiutare i ragazzi, sdarebbe opportuno fornire loro l’opportunità di fare passeggiate o gite all’aperto, anche in città, purché in spazi verdi.

La seconda è che chi progetta quartieri o centri abitati dovrebbe tener conto della grande utilità di parchi, giardini e orti, e rispettare alcuni parametri (indicati nel lavoro) sul tipo e le dimensioni degli alberi, la distanza, le panchine e simili, le costruzioni eventuali e così via.

Il verde, urbano e non, che contribuisce a migliorare la qualità dell’aria e a mitigare gli effetti del riscaldamento climatico  – concludono – può assicurare un risparmio anche significativo di spese sanitarie non più necessarie, ed è quindi, oltre a tutto il resto, un ottimo investimento.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 1 marzo 2024
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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