TERAPIE NATURALI
Per abbassare l’infiammazione autoimmune
c’è un rimedio molto efficace: lo zenzero
Lo zenzero o ginger potrebbe rivelarsi molto utile per tutti coloro che hanno una malattia autoimmune, la cui conseguenza è sempre un’infiammazione. Uno studio appena pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insights mostra infatti che i supplementi a base di zenzero hanno un chiaro effetto antinfiammatorio, e spiega anche in che modo esso si esplichi.
Da sempre, alcune medicine tradizionali attribuiscono qualità antinfiammatorie allo zenzero, ma finora non si era mai capito esattamente come esso agisse contro la risposta infiammatoria. Per questo i ricercatori dell’Anschutz Medical Campus dell’Università del Colorado si sono concentrati su una delle popolazioni di molecole del sistema immunitario protagoniste dell’infiammazione, i neutrofili, che danno luogo a un fenomeno chiamato NETosi, cioè la formazione, all’esterno delle cellule, di una sorta di reticolato fibroso che favorisce la formazione di trombi, e hanno cercato di capire se lo zenzero avesse qualche effetto su di essa. A tale scopo, hanno somministrato per via orale alcuni supplementi con i principi attivi del ginger, i gingeroli, ad alcuni modelli animali di malattie autoimmunitarie come il lupus o la sindrome da antifosfolipidi o l’artirte reumatoide, e dimostrato che la NETosi si riduce sensibilmente e, con essa, calano il rischio di acutizzazioni dell’attacco autoimmune e quello di formazione di trombi venosi profondi. Quindi hanno fatto lo stesso con nove persone sane, invitate ad assumere 100 milligrammi di gingeroli al giorno per una settimana, e confermato la riduzione dell’attività di NETosi dei neutrofili all’esterno delle cellule.
Ora lo stesso gruppo condurrà i primi test su persone con malattie autoimmuni, ma nel frattempo gli autori ritengono che i pazienti possano parlare con i propri medici della possibilità di assumere zenzero come complemento alle terapie, anche perché, alle dosi normalmente presenti nei supplementi, e consigliate in questi casi, non sembrano esserci rischi.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 2 ottobre 2023
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