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Il morbillo continua ad aumentare ovunque.
Ma un cerotto potrebbe cambiare tutto

Il morbillo sta aumentando a ritmi preoccupanti: secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, resi pubblici durante un congresso internazionale di microbiologia svoltosi a Barcellona, i contagi del 2023, oltre 321.000 casi, fanno segnare un raddoppio di incidenza rispetto a quelli del 2022, che si erano fermati a 171.000.

I motivi sono riconducibili primariamente alle conseguenze della pandemia: anche se la circolazione del virus è stata inferiore, lo sono state anche le vaccinazioni dei bambini, che in alcuni paesi erano già in diminuzione per le conseguenze negative della propaganda no vax. Non a caso, circa il 45% dei casi si è verificato in Europa, mentre fino a pochi anni fa il morbillo era presente soprattutto nei paesi più poveri. E questo nonostante negli ultimi 20 anni la vaccinazione abbia evitato 57 milioni di morti: quelli annuali sono passati da 3.500 del 2000 ai 70 del 2022.

Per cercare di recuperare terreno, una soluzione potrebbe arrivare da uno studio effettuato dai virologi della London School of Hygiene & Tropical Medicine di Banjul, in Gambia, appena pubblicato su Lancet. In esso infatti si dimostra che la somministrazione del vaccino attraverso cerotti con microaghi è efficace quanto quella tradizionale con iniezione intramuscolare. Nello studio, 45 adulti, 120 bambini e 120 neonati sono stati vaccinati contro morbillo e varicella con un’applicazione durata 5 minuti (probabilmente è sufficiente un tempo anche inferiore), oppure con un placebo, e il risultato è stato che anche una sola applicazione è sufficiente a indurre un’immunità del tutto simile a quella data dal vaccino tradizionale. Se i risultati saranno confermati, i cerotti potrebbero dare una grande mano. Non solo permettono di superare la paura degli aghi, e non danno quasi effetti collaterali, ma possono essere applicati da personale non formato, e non devono essere conservati al freddo. Inoltre potrebbero essere caricati anche con altri antigeni, per vaccinare contro altre malattie infettive: una rivoluzione.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 16 maggio 2024
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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