Notice: Undefined index: privacy in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/includes/top/privacy_advisor.php on line 1

Questo sito utilizza cookies tecnici (Google Analytics) per l'analisi del traffico, senza scopi commerciali; proseguendo la navigazione ci si dichiara implicitamente d'accordo all'uso dei medesimi Ok, accetto

Il papillomavirus umano infetta un maschio su tre: anche i ragazzi si devono vaccinare

L’infezione da papillomavirus umano (HPV), ben nota tra le femmine, colpisce anche un maschio su tre, e uno su cinque è infettato dai ceppi più pericolosi, perché associati a un rischio maggiore di sviluppare tumori dell’area genitale o del cavo orale, oltreché condilomi.

La prevalenza (cioè il numero di ragazzi e uomini infettati in questo momento) è stata stimata in una grande metanalisi compiuta dai ricercatori dell’Ospedale universitario de Llobregat di Barcellona, in Spagna, che hanno verificato tutto quello che è stato pubblicato nel mondo tra il 1995 e il 2022, relativo ai maschi dai 15 anni di età in su, prendendo in considerazione solo gli studi nei quali la presenza dei virus era stata accertata con test molecolari specifici. Alla fine, su un primo campione di oltre 5.600 lavori pubblicati, ne sono stati considerati 65, provenienti da 35 paesi, che hanno riguardati oltre 44.000 maschi e, come riportato su Lancet Infectious Diseases, l’esito è stati che l’infezione da HPV è presente nel 31% degli uomini analizzati, e che il 21% degli stessi ha uno dei 12 ceppi cosiddetti HR, da high risk. Il tipo più frequente è il numero 16 (HPV 16), che alberga nel 5% dei maschi, seguito dall’HPV 6 (4%), mentre il range di età in cui le infezioni sono più comuni è compreso tra 25 e 29 anni, senza differenze molto rilevanti tra le diverse aree del mondo.

Il quadro emerso conferma che gli uomini e i ragazzi sessualmente attivi costituiscono un importante serbatoio di questi virus che, al contrario, tra le femmine sono molto ormai meno presenti, da quando sono state introdotte le campagne di vaccinazione. E dà forza alle raccomandazioni del Ministero della salute italiano, che recitano: “In Italia la vaccinazione anti-HPV è raccomandata e offerta gratuitamente a ragazze e ragazzi a partire dagli 11 di età, e viene somministrata in due dosi a distanza di 6 mesi. Se il ciclo vaccinale inizia dopo il compimento dei 15 anni, le dosi previste sono tre. I vaccini anti-HPV oggi utilizzati proteggono contro i 9 sierotipi di HPV più pericolosi e sono estremamente sicuri ed efficaci: possono prevenire oltre il 90% delle forme tumorali associate all’HPV e sono stati somministrati in sicurezza a milioni di ragazze e ragazzi in tutto il mondo”.

 

A.B.
Data ultimo aggiornamento 19 settembre 2023
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



Warning: Use of undefined constant lang - assumed 'lang' (this will throw an Error in a future version of PHP) in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/includes/gallery_swiper.php on line 201

Notice: Undefined index: lang in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/includes/gallery_swiper.php on line 201

Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

Chiudi

Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

VAI ALLA VERSIONE COMPLETA