OCULISTICA
Occhiali o lenti? Il complicato rapporto di John Lennon con la miopia e l’astigmatismo

John Lennon è noto, anche, per i suoi iconici occhiali, che ha indossato da un certo punto della sua carriera – nel 1966 - in poi, Ma prima? In che modo l’artista ha corretto la miopia e l’astigmatismo che lo avevano colpito fino dall’infanzia? E quanto c’era di vero nell’affermazione, da lui fatta più volte, secondo la quale fumare cannabis lo avrebbe aiutato a portare le lenti a contatto? Se lo è chiesto Stephen Vincent, un oculista della Queensland University of Technology, appassionato di Beatles e in particolar modo fan di Lennon, che ha ricostruito le scelte dell’artista in base a una serie di documenti privati quali fotografie, interviste, racconti delle mogli, dei figli e di persone a lui molto vicine, tutte citate nel lavoro. L’articolo, infatti, è anche una preziosa raccolta di testimonianze che riavvicinano alla quotidianità di Lennon, e al suo modo di essere.
Il tutto è partito da una constatazione: le foto di John prima del 1966 molto raramente lo ritraggono con gli occhiali. Tuttavia, vista la grave miopia e l’astigmatismo, da ragazzo accettava di non vedere bene pur di non mostrarsi con gli occhiali, poco adatti alla sua idea di rockstar, come ha raccontato Paul McCartney, tra gli altri. E appena furono disponibili, iniziò a utilizzare i primi modelli di lenti a contatto.
In quegli anni, spiega Vincent su Ophtalmic and Pysiological Optics, sono state introdotte le prime lenti a contatto, tutte rigide, costituite da polimetilmetacrilato, e pochissimo adatte a correggere l’astigmatismo. Inoltre, la loro rigidità le rendeva poco aderenti all’occhio, e soggette a frequenti cadute. Per questo, probabilmente, John Lennon le abbandonò dopo il 1966, e per questo probabilmente aveva ragione quando affermava che l’assunzione di cannabis, che provoca una leggera chiusura delle palpebre o ptosi, lo aiutava: quell’abbassamento forse teneva le lenti rigide più in sede, rendendole meno fastidiose.
Negli anni settanta, poi, arrivarono le lenti morbide e gaspermeabili, molto più confortevoli e aderenti, e quelle cosiddette toriche, più anatomiche e sicure grazie al passaggio dell’ossigeno e all’ulteriore rispetto dell’anatomia dell’occhio. Lennon, tuttavia, non le usò mai in modo regolare: preferì continuare a utilizzare i suoi occhiali fino al momento della sua morte, avvenuta nel dicembre del 1980. Quel fatidico giorno, come sempre, portava gli occhiali, che rimasero – macchiati di sangue - sul terreno del Central Park dove cadde dopo aver ricevuto il proiettile che lo uccise.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 15 agosto 2024
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