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Nuovo allarme sugli smalti per unghie:
i metacrilati scatenano pericolose allergie

E’ ancora allarme per gli smalti per unghie applicati a casa con kit che imitano quelli professionali, e che prevedono l’uso di metacrilati (resine) in gel che richiedono fissazione e lampade UV, così come in quelli applicati in saloni dove non è garantita la formazione del personale e l’impiego di prodotti di qualità. Oltre ad aumentare il rischio di sviluppare tumori cutanei per i raggi UV, alcuni di essi possono scatenare gravi allergie che, oltretutto, mettono poi a rischio (o compromettono del tutto) la possibilità di ricevere cure dentali, protesi, dispositivi per il diabete e altre procedure e strumentazioni mediche, dal momento che alcuni dei materiali sono gli stessi.

A lanciare l’allarme è l’Office for Product Safety and Standards britannico, che secondo la BBC sta conducendo una specifica indagine dopo aver ricevuto numerose segnalazioni, visto l’aumento della diffusione dei kit fai da te causato dalla pandemia, così come la British Dermatologist Association, che ribadisce l’allarme già lanciato nel 2018, spiegando che quando le lampade non sono dell’esatta lunghezza d’onda, il gel non asciuga perfettamente, penetra nel letto ungueale e nella cute, e può indurre sensibilizzazione e allergia. E poiché ogni prodotto richiede una sua lunghezza d’onda, usare quelle sbagliate è facile, soprattutto in casa, ma anche quando ci si reca in saloni dove non ci sono professionisti formati adeguatamente, o dove si usano prodotti scadenti. Oltretutto, il gel passa attraverso i guanti di lattice o di vinile, esponendo così anche chi lavora nel settore allo stesso rischio.

Il consiglio è controllare l’origine dei prodotti, che dovrebbe essere europea o statunitense, se possibile evitare un composto chiamato HEMA, che contiene metacrilati (esistono smalti Hema-free) e affidarsi a mani – è il caso di dire – esperte.

Il gruppo Facebook creato dall’estetista Susanne Clayton, che riporta le esperienze di chi è diventato allergico e i consigli su come prevenire i rischi, ha raggiunto in pochi mesi 37.000 follower.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 18 aprile 2023
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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