AUTOIMMUNITà
L’estratto di corbezzolo potrebbe proteggere le mucose intestinali dalla colite ulcerosa

I frutti del corbezzolo (Arbutus unedo), pianta diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, potrebbero trovare una nuova collocazione nell’ambito delle terapie contro la colite ulcerosa. Uno studio pubblicato sul Journal of the Science of Food and Agriculture mostra infatti una possibile azione terapeutica in tal senso.
In esso i ricercatori dell’Istituto di biotecnologie de Beja, in Tunisia, hanno prodotto un estratto acquoso, decotto, dai frutti del corbezzolo, chiamato AUFDE (da aqueous extract of Arbutus unedo) e l’hanno somministrato a modelli animali di colite ulcerosa. Per confronto, ad altri animali non era stato dato nulla e a un terzo gruppo era stata somministrata la sulfasalazina, ossia la terapia standard. Il risultato è stato che gli animali trattati con AUFDE hanno avuto una protezione delle mucose intestinali e un livello inferiore di stress ossidativo rispetto ai controlli. Inoltre, hanno avuto livelli ridotti di infiammazione e del disordine metabolico tipico della colite ulcerosa.
La terapia della colite ulcerosa si basa su vari tipi di farmaci, tutti gravati da significativi effetti collaterali, che non riescono a curare, ma possono solo tenere a freno la reazione autoimmune che scatena l’infiammazione intestinale. Se i dati ottenuti su animali fossero confermati, l’estratto di corbezzolo potrebbe essere di aiuto per ciò che riguarda la protezione delle mucose, aspetto assolutamente fondamentale e non affrontato in modo soddisfacente dalle attuali terapie.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 28 maggio 2025
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco