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Nuotare in acque fredde in gravidanza si può, e fa bene. Ma solo a certe condizioni

Le donne in gravidanza possono fare il bagno in acque fredde? La domanda è meno bizzarra di quanto possa sembrare, perché negli ultimi anni è molto cresciuto il numero di persone che si immergono in acque con temperature basse tutto l’anno, ricavandone grandi benefici. Su di esse sono stati condotti numerosi studi, che confermano i vantaggi segnalati, per esempio sulla circolazione e sull’umore. Tuttavia, esiste una popolazione che finora è stata poco studiata: quella delle donne che stanno affrontando una gravidanza. Va bene anche per loro il lieve shock termico indotto dall’immersione? Ci sono rischi per il bambino? Quali cautele devono adottare? Domande come queste hanno ben poche risposte, perché negli ultimi anni sono stati effettuati solo sei studi. Per questo i ginecologi e pediatri dell’Università di Playmouth, in Gran Bretagna, hanno chiesto a un team multidisciplinare che comprendeva esperti di neonatologia, ostetricia, puericultura e così via di approfondire le attuali conoscenze del proprio ambito, fino a stilare un documento di indirizzo, appena pubblicato su Lifestyle Medicine.
Il messaggio principale è: immergersi in acque fredde si può anche quando si è incinte, a patto di rispettare una serie di precauzioni.
Il primo limite è quello relativo all’abitudine a farlo: secondo gli autori, solo le donne che lo facevano prima della gravidanza dovrebbero praticare questa particolare forma di attività fisica. Le altre dovrebbero evitare, perché non conoscono le proprie reazioni e la situazione potrebbe sfuggire di mano. Un’altra regola è quella di non immergersi mai da sole, ma aspettare di farlo quando è presente qualcun altro, in caso ci sia bisogno di un intervento urgente.
Dal punto di vista medico, poi, il nuoto in acque fredde non è consigliato ha chi ha un’ipertensione, oppure una pressione troppo bassa.
Particolare attenzione va posta alla qualità delle acque: le immersioni sono permesse solo in acque sicure e senza rischi microbiologici, meglio se non dopo una pioggia o una fioritura di alghe, o altre condizioni che possono aumentare i rischi di contaminazioni.
Non mancano, poi, consigli dettagliati come il fatto di entrare lentamente ed evitare bruschi sbalzi di temperatura, rimanendo non più di 10 minuti. L’acqua non dovrebbe essere a meno di 25°C. Oltre a un costume adatto, è bene indossare scarpette da mare, se necessario per ridurre il rischio di cadere o inciampare. Dopo è indispensabile fare al più presto una doccia per eliminare possibili microrganismi o contaminanti.
In definitiva, le donne incinte abituate a immergersi in acque fredde possono continuare a farlo, ma solo se sono prudenti, se il medico che le segue è d’accordo e se rispettano alcune semplici regole.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 13 marzo 2025
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