BUFALE
No, le acque minerali alcaline non possono
prevenire la formazione dei calcoli renali

L’acqua minerale cosiddetta alcalina o alcalinizzante, molto di moda e pubblicizzata come benefica per i reni e non solo, in realtà, molto probabilmente, non ha alcuna efficacia sul rischio di calcoli renali.
Di solito si consiglia, a chi ha già avuto calcoli o è a rischio di svilupparne, di alcalinizzare le urine, assumendo compresse di sali specifici (citrato di potassio) che, però, molti pazienti non prendono in modo regolare perché le compresse sono molto grandi, e sono da assumere più volte al giorno. Per questo, negli ultimi anni è fiorito un mercato parallelo, che comprende anche acque “salate”, che dovrebbero rendere le urine basiche (cioè portare il pH da circa 7 a un valore compreso tra 8 e 10). Ma è davvero così? Per scoprirlo, i ricercatori dell’Università della California di Irvine hanno analizzato cinque tra le acque alcaline più vendute nello stato, insieme ad altre bevande e ad alcuni prodotti da banco, e hanno fatto un po’ di conti. Come hanno poi riferito sul Journal of Urology, il risultato è stato che è più che improbabile che le acque abbiano qualche tipo di effetto significativo, cioè siano in grado, attraverso la loro alcalinità, di sciogliere eventuali calcoli presenti. Generano infatti, in media, 0,1 milliequivalenti (l’unità di misura che si usa in questi casi) di acido per litro, mentre il corpo umano, di solito, in una giornata ne produce da 40 a 100 per il normale metabolismo, e un succo di arancia fresca ne può fornire 15-30. Altre bevande come i succhi di altri frutti o bibite gassate, illustrate nel lavoro, non ne producono molti, ma in ogni caso i valori sono uperiore rispetto a quelli delle acque. Se poi si raffronta con altri prodotti da banco come il bicarbonato di sodio (che però presente qualche limite per chi non deve assumere troppo sodio per la pressioen), si vede come le acque siano estremamente meno utili, da questo punto di vista. Probabilmente nion hanno alcun effetto. Considerando i costi, infine, il succo di arancia è la “terapia” più economica, e apporta anche altri benefici per la salute.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 22 gennaio 2024
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