TERAPIE COMPLEMENTARI
L’agopuntura combatte la nocturia di cui soffre chi ha avuto un tumore alla prostata

Le persone curate per un tumore alla prostata in un caso su due soffrono di nocturia, cioè della necessità di alzarsi di notte almeno una volta per urinare. Per contrastare il fenomeno, di solito si consigliano medicinali come la desmopressina o farmaci antimuscarinici o alfa bloccanti. Tuttavia, i risultati non sono sempre quelli attesi, mentre gli effetti collaterali possono spingere i pazienti ad abbandonare la cura. Ora però dalle pagine di JAMA Oncology arriva una proposta alternativa, suggerita dagli urologi del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York: l’agopuntura.
Gli autori hanno selezionato 60 pazienti, e ne hanno trattati due terzi con l’agopuntura (applicata in 11 punti, più altri in casi specifici e in certi punti con l’applicazione di corrente) per dieci settimane, lasciando l’altro terzo in una lista d’attesa, come controllo. Il risultato è stato che l’agopuntura è stata molto più efficace della semplice attesa sia durante le dieci settimane di cura sia fino a un mese dopo, nel ridurre il numero di episodi di nocturia. Di fatto, ha portato a risultatati del tutto sovrapponibili a quelli che si ottengono con i farmaci, senza gli effetti collaterali.
Per questo potrebbe essere presto consigliata a tutti i pazienti, se ulteriori studi su campioni più ampi confermeranno quanto emerso ora.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 23 giugno 2025
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