NEONATOLOGIA
Le mamme canguro abbattono il rischio
di infezioni e morte dei neonati prematuri

La tecnica cosiddetta del canguro o Kangaroo Mother Care (KMC), che prevede di tenere i neonati prematuri o sottopeso a contatto – pelle contro pelle - della madre diverse ore al giorno, per agevolarne la piena maturazione, non solo funziona, ma riduce fortemente il rischio di morte e di contrarre infezioni pericolose, soprattutto se iniziata precocemente.
Già raccomandata dall’OMS come approccio da preferire in caso di neonati molto piccoli, la KMC riceve ora un’ulteriore conferma, grazie a una metanalisi che ha verificato 31 studi condotti negli ultimi anni, che hanno coinvolto un totale di oltre 15.500 neonati, con particolare attenzione al timing della strategia. Come riferito sul British Medical Journal Global Health dagli autori, neonatologi del Pediatrics, All India Institute of Medical Sciences di Nuova Delhi, in India, infatti, la KMC iniziata entro 28 giorni dal parto riduce la mortalità infantile del 32% e il rischio di infezioni gravi del 15% (che potrebbero dare origine a una sepsi) rispetto ad approcci più tradizionali: un dato di per sé molto significativo, che oltretutto prescinde dall’età del neonato alla nascita, o dal suo peso, o dal fatto che la KMC sia praticata a casa o in un ospedale (almeno all’inizio). Quando il neonato è avviato alla KMC molto precocemente, a poche ore dal parto, e quando la stessa dura almeno otto ore al giorno, i benefici aumentano di qualche punto percentuale, e restano evidenti per almeno 28 giorni dall’inizio della KMC.Tenere i prematuri a contatto con la madre è quindi una delle strategie più efficaci, per aiutare i bambini prematuri o sottopeso a raggiungere un livello di maturazione sufficiente. In più è totalmente gratuito, privo di effetti collaterali e a disposizione di qualunque mamma.
Data ultimo aggiornamento 15 giugno 2023
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