ZILEBESIRAN
Un’iniezione sottocutanea ogni sei mesi
potrebbe tenere la pressione sotto controllo

Un nuovo farmaco genetico, che sfrutta le caratteristiche dell’RNA a interferenza, potrebbe presto consentire a chi è iperteso di sottoporsi a una sola iniezione ogni sei mesi, e modificare così in modo radicale la cura di questa diffusissima condizione. Il suo nome è zilebesiran, e il suo meccanismo d’azione prevede il blocco della sintesi di una proteina del fegato fondamentale per la regolazione della pressione, l’angiotensina, già bersaglio di farmaci tradizionali, attraverso l’RNA. In uno studio clinico di fase 2, condotto su oltre 600 persone con ipertensione non controllata dai farmaci tradizionali, reclutate in 150 centri di otto paesi, lo zilebesiran è stato sperimentato insieme a farmaci classici, secondo un protocollo preciso. Inizialmente, infatti, sono state somministrate le terapie standard una volta al giorno per almeno un mese (a 130 persone l’indapamide, a 240 l’amlodipina e a 293 l’olmesartan). Quindi tutti sono stati randomizzati a ricevere lo zilebesiran o un placebo, dati per via sottocutanea. Come ripostato su JAMA il nuovo farmaco è stato in grado di abbassare la pressione in un arco di tempo di tre mesi, mentre gli altri farmaci o il placebo non avevano avuto effetti significativi. Ora si procederà con la fase 3 della sperimentazione, su una popolazione più ampia e su un periodo di tempo che arrivi fino ai sei mesi. Se tutto andrà come ci si augura, entro pochi anni il nuovo trattamento potrebbe diventare lo standard per milioni di persone, che dovrebbero solo sottoporsi a un’iniezione sottocutanea ogni sei mesi.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 10 giugno 2025
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