LOTTA ALLA SORDITà
Le protesi acustiche e gli impianti cocleari contrastano isolamento sociale e solitudine

L’impiego di protesi, apparecchi, impianti cocleari e di tutti gli ausili che possono aiutare a sconfiggere la sordità ha ripercussioni molto positive sulla socialità, sul senso di isolamento e quindi sul tono dell’umore e sul benessere complessivo della persona con sordità. Lo dimostra una grande revisione degli studi pubblicati negli ultimi anni, che ne ha preso in considerazione 65, che hanno coinvolto un totale di poco meno di oltre 8.600 persone dell’età media di 64-66 anni, tutte con sordità di diverse gravità, da media a profonda. Come riportato su JAMA Otolaryngology Head & Neck Surgery, i risultati non hanno lasciato dubbi sui benefici. Qualche sia lo strumento, chi sconfigge parzialmente o del tutto il deficit di udito ne ottiene grandi benefici, perché riesce a prendere parte alla vita sociale in modo molto più attivo e si sente meno isolato e portatore di un handicap. E questo, a sua volta, aiuta a tenete lontana la depressione. Non a caso il contrasto alla sordità figura anche tra i rimedi che, se posti in essere, possono prevenire lo sviluppo della demenza di Alzheimer. Per questo – concludono gli autori, ricercatori dell’Università della California di Los Angeles – bisogna sempre incoraggiare l’impiego dello strumento più adatto, vincendo anche le resistenze che molte persone hanno, perché sottovalutano le conseguenze della perdita di udito. Per migliorare la diffusione di protesi e impianti, infine, sarebbero opportuni sostegni economici pubblici, perché molte persone rinunciano a causa dei costi elevati.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 15 luglio 2025
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco