Questo sito utilizza cookies tecnici per l'analisi del traffico, in forma anonima e senza finalità commerciali di alcun tipo; proseguendo la navigazione si acconsente all'uso dei medesimi Ok, accetto

Per perdere peso e ridurre il giro vita ci vuole l’acquagym (praticata con tenacia)

Per perdere peso non si deve necessariamente ricorrere ai farmaci. Al contrario, si dovrebbe tentare la via farmacologica solo in caso tutti gli altri tentativi di modificare la dieta e di incrementare l’attività fisica siano stati fallimentari.

Per quanto riguarda il movimento, soprattutto dopo i 45 anni e soprattutto per le donne, c’è un modo efficace e quasi sempre gradito per eliminare un po’ di chili divertendosi: fare acquagym. L’attività aerobica (di vario tipo) praticata in acqua, oltre a essere più sicura di quella praticata fuori (perché non espone a cadute e traumi), consente infatti di perdere peso e di ridurre la circonferenza della vita, parametro importante per determinare il rischio cardiovascolare e non solo associato a obesità e sovrappeso.

Lo dimostra una metanalisi pubblicata su BMJ Open dai ricercatori della Pukyong National University di Busan, in Corea del Sud, che hanno selezionato dieci studi condotti fino al 2021 su poco meno di 300 donne in sovrappeso od obese, tutte di età compresa tra i 20 e i 70 anni, per verificare l‘efficacia dell’acqua gym. Il risultato è stato molto favorevole, perché la ginnastica in acqua – e negli studi ne sono state utilizzate di vario tipo, dallo yoga alla zumba fino a quella più tradizionale – da effettuare due-tre volte alla settimana in sessioni di un’ora, in media, e da prolungare per dieci-dodici settimane, porta a risultati misurabili. In media, se si persevera appunto per non meno di due mesi e mezzo, si perdono poco meno di tre chili e tre centimetri di giro vita.

L’attività fisica aerobica in acqua, se praticata con regolarità e più volte a settimana, può essere quindi uno strumento valido per eliminare almeno una parte dei chili di troppo. Unendo all’effetto sul peso quello, piacevole, di stare in compagnia e di condividere le proprie esperienze.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 25 marzo 2025
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco



Warning: Use of undefined constant lang - assumed 'lang' (this will throw an Error in a future version of PHP) in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/includes/gallery_swiper.php on line 201

Notice: Undefined index: lang in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/includes/gallery_swiper.php on line 201

Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

Chiudi

Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

VAI ALLA VERSIONE COMPLETA