RIMEDI NATURALI
L’occhio secco si può curare anche con l’olio di ricino arricchito con manuka e kanuka

Per contrastare la sindrome dell’occhio secco, disturbo diffusissimo, soprattutto dopo una certa età, ed esacerbato dall’utilizzo di lenti a contatto e dalle lunghe permanenze davanti agli schermi dei device, potrebbe essere utile un rimedio naturale, molto efficace e migliore rispetto a ciò che viene consigliato di solito, cioè farmaci a base di antibiotici e antinfiammatori, che non sono mai risolutivi, se non sul breve periodo, e che possono comportare effetti collaterali e conseguenze quali la resistenza gli antibiotici.
Gli oculisti dell’università di Aukland, in Nuova Zelanda, hanno infatti sperimentato, per ora su 26 soggetti con blefarite (l’infiammazione delle palpebre che è responsabile dell’80% dei casi di occhio secco), una soluzione, applicata con un roller, di olio di ricino (estratto dalla pianta Riccinus communis) spremuto a freddo addizionato di olio di manuka (Leptospermum scoparium) e di kanuka (Kunzea ericoides), altri due oli vegetali estratti da piante neozelandesi. Hanno così visto un chiaro (e misurabile) miglioramento di sintomi quali il rossore del margine palpebrale, l’ispessimento della palpebra e la presenza di batteri, nonché una riduzione della formazione di croste sulle ciglia.
L’effetto dell’olio è stato così positivo che al momento gli oculisti stanno reclutando un centinaio di persone, per condurre una sperimentazione controllata con un placebo e giungere, auspicabilmente, all’approvazione di una terapia che è basata su un principio attivo – l’olio di ricino – utilizzato nella medicina tradizionale neozelandese e non solo da millenni.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 9 febbraio 2024
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