GINECOLOGIA
L’endometriosi è associata a un aumento
del rischio di sviluppare un tumore ovarico

L’endometriosi fa aumentare in misura molto rilevante il rischio di sviluppare un tumore ovarico. Le donne – in media una su dieci – che ne sono colpite dovrebbero saperlo, e consultare il proprio medico sulle opzioni a disposizione, per prevenire la formazione del tumore.
Il legame è stato dimostrato in uno studio pubblicato su JAMA e condotto attingendo ai dati di un grande database di popolazione, quello dello stato dello Utah. Gli oncologi dell’Università di Salt Lake City hanno verificato i dati di circa 78.000 donne con endometriosi e di un numero cinque volte superiore di coetanee senza la malattia, controllando il tipo di endometriosi, e l’incidenza del tumore ovarico. Il risultato è stato abbastanza preoccupante, perché in generale le donne che hanno un’endometriosi hanno un rischio di andare incontro a un tumore ovarico che è 4,2 volte rispetto a quelle che non ne hanno una. Il rischio arriva fino quasi a dieci volte tanto per le forme peggiori di endometriosi, che sono quelle infiltranti. Inoltre, è emerso un aumento di sette volte del rischio di sviluppare un tumore ovarico di tipo 1, che ha una crescita lenta ma è anche quello meno sensibile alle terapie.
L’endometriosi è una crescita anomala di tessuto che può essere di tre tipi principali, secondo l’OMS: si può verificare nelle zone più superficiali della cavità pelvica, sulle membrane, oppure sulle ovaie, formando cisti (in quel caso si chiama endometrioma) oppure ancora più in profondità, crescendo su utero, ovaie, vescica e intestino. Dà sempre sintomi quali forti dolori e ciclo molto abbondante, ma ancora oggi è difficile da diagnosticare fino a quando la formazione di tessuto non raggiunge dimensioni significative.
L’endometriosi al momento non prevede terapie diverse da quella chirurgica, che può comportare l’asportazione dell’utero o delle ovaie, nei casi più gravi, ma che di solito prevede l’eliminazione solo del tessuto in eccesso. In alternativa, se i sinrtomi sono lievi, si può avviare un programma di sorveglianza che colga l’eventuale formazione del tumore nelle primissime fasi.
Se si soffre di endometriosi, è comunque sempre necessario consultare il proprio ginecologo, e decidere insieme la strategia più adeguata alla propria situazione.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 23 luglio 2024
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