MALATTIE NEURODEGENERATIVE
In futuro la diagnosi di SLA potrebbe
arrivare da un semplice prelievo di sangue

Un esame del sangue potrebbe affiancare, se non sostituire, diversi test molto più costosi e invasivi come quelli radiologici o quelli del liaquido cefalorachidiano, nella diagnosi di sclerosi laterale amiotrofica, e aiutare anche a capire se una certa terapia sta funzionando o meno. Il dosaggio di specifici frammenti di RNA (sequenze di una ventina di basi chiamate micro RNA), infatti, si è rivelato estremamente riproducibile e affidabile, candidandosi così al ruolo di marcatore della malattia.
Come riferito su RNA Biology, i ricercatori del Brain Chemistry Labs di Jackson Hole hanno confrontato tre diverse frazioni di plasma di 70 persone con la malattia e altrettanti controlli, confermando che quella che contiene le particelle extracellulari chiamate vescicole che, a loro volta, si legano a una proteina chiamata L1CAM (che serve quindi a isolarle) sono specifiche del sistema nervoso. Alcune di esse, che contengono specifici miRNA, sono altamente predittive della presenza della malattia, e si modificano nel tempo, a seconda dello stadio della stessa.
Il loro isolamento è un procedimento relativamente semplice, che potrebbe essere standardizzato. Ed è su questo che si sono concentrati ora gli autori, nella convinzione - se ulteriori sperimentaziuoni su campioni più ampi di pazienti e di controlli - confermeranno questi primi dati - di poter offrire presto una versione commerciale del test. Inizialmente essa potrebbe essere utile per avere una prima conferma della diagnosi (che non di rado, oggi, richiede molto tempo e giunge dopo vari errori di interpretazione) e, in futuro, potrebbe diventare uno degli esami più importanti.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 29 maggio 2023
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