INFEZIONI EMERGENTI
Il vaccino per l’mpox funziona anche nei ragazzi: bisogna fare presto e immunizzare

Il vaccino contro mpox, l’infezione veicolata da un micobatterio che sta preoccupando molto le autorità sanitarie, può essere utilizzato efficacemente anche nei ragazzi più giovani. Finora era consigliato a chi aveva compiuto 18 anni, ma i dati appena resi noti, relativi alla vaccinazione nella fascia di età compresa tra i 12 e i 17 anni rassicurano: anche tra i ragazzi l’immunizzazione funziona, ed è sicura. Lo hanno reso noto i National Institutes of Health statunitensi, che hanno appena comunicato i dati ottenuti con il vaccino Ankara-Bavarian Nordic MVA-BN), approvato in diversi paesi, a due settimane dalla seconda dose (e a 43 giorni dalla prima) e poi a 180 giorni (cioè dopo 210 dalla prima). I risultati in termini di produzione di anticorpi sono sovrapponibili a quelli già visti negli adulti, così come gli effetti collaterali, che sono minimi e per lo più consistenti in tremori, reazione molto tipica degli adolescenti alle vaccinazioni. Questi risultati non sono ancora definitivi, ma data la situazione, in aggravamento, è importante sapere che probabilmente presto anche i più giovani potranno essere vaccinati.
Scoperto nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo, il vaiolo delle scimmie o, come è stato rinominato (anche perché l’animale serbatoio sono i ratti e non le scimmie) mpox, è stato al centro di una prima epidemia nel 2022. Le misure adottate lo hanno fatto tornare sotto controllo, ma quest’anno un altro ceppo, chiamato 1 (quello del 2022 era il 2b), si è rapidamente diffuso in 18 paesi, non solo in Africa (per esempio, in Svezia, Thailandia e Norvegia), a causa dei viaggi. Solo in Africa, i casi sarebbero più di 30.000, una cifra probabilmente sottostimata. Nel frattempo, il tipo 2 sta aumentando in Australia, paese che ha registrato il secondo numero più alto di casi al mondo in agosto, spingendo gli esperti a lanciare nuovi. Tra questi, la rivista PloS Pathogens, che ha appena pubblicato un articolo intitolato significativamente: “La negligenza ha portato a un virus più pericoloso che ora si sta diffondendo oltre i confini, danneggiando e uccidendo persone. I leader devono agire per fermare l’Mpox ora", firmato da alcuni dei più importanti istituti di ricerca del mondo. Il rischio è che, con l’aumento della circolazione contemporanea di più ceppi, il virus muti, diventi più contagioso e più mortale. Per il momento, però, sono state promesse solo 380.000 dosi di vaccino: una quantità irrisoria (secondo le stime, ne servirebbero almeno dieci milioni). La lezione del Covid, evidentemente, non ha insegnato molto.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 7 novembre 2024
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