ALIMENTAZIONE
Il rischio di tumore dello stomaco aumenta in chi aggiunge sale alle pietanze già salate
Aggiungere regolarmente sale agli alimenti già salati è una pessima abitudine, perché fa aumentare sensibilmente il rischio di sviluppare un tumore dello stomaco. Il nesso era già noto per le popolazioni orientali, che hanno, per tradizione, l’abitudine a consumare moltissimo sale, spesso aggiungendone a ogni portata. Ma ora è stato dimostrato anche per gli inglesi e quindi, presumibilmente, per la maggior parte delle popolazioni occidentali che, comunque, in media, assumono un quantitativo di sale che è almeno doppio rispetto alle dosi consigliate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (da 7 a 18 e più grammi al giorno contro i 5 considerati massimi auspicabili). Lo conferma infatti uno studio pubblicato su Gastric Cancer, nel quale i ricercatori dell’Università di Vienna, in Austria, hanno analizzato i dati contenuti nel database britannico UK Biobank, relativi a più di 470.000 persone di cui erano disponibili dati medici e informazioni sulle abitudini relative a poco meno di dieci anni. Il risultato è stato che, in un periodo di tempo di circa dieci anni, coloro che aggiungevano sempre o quasi sale hanno avuto un aumento del rischio di sviluppare il tumore gastrico del 39% rispetto a chi non aggiungeva mai sale.
Per ridurre il consumo di sale, molti paesi hanno lanciato campagne pubbliche di sensibilizzazione e azioni quali la diminuzione del sale nel pane. Aggiungerne abitualmente alle pietanze non è mai una buona idea, perché oltre al rischio oncologico salgiono anche - e di molto - quello cardio- e quello cerebrovascolare.
Al contrario, bisogna cercare di diminuirne la quantità assunta giornalmente.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 28 maggio 2024
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