RISCHIO DISBIOSI
I collutori a base alcolica possono alterare
significativamente il microbiota della bocca

Anche se sono in uso da molti decenni, i collutori a base alcolica potrebbero alterare il microbiota orale, ed essere quindi sconsigliabili, soprattutto per alcune categorie più a rischio di parodontite come chi fuma, chi ha patologie quali il diabete o una condizione di immunodepressione per vari motivi.
A rivelare che l’alcol presente in uno dei più utilizzati in tutto il mondo, e uno dei primi a essere introdotto, il Listerine (ma non c’è motivo di pensare che gli altri prodotti con alcol si comportino diversamente) è stato uno studio pubblicato sul Journal of Medical Microbiology dai ricercatori del Institute of Tropical Medicine di Anversa, in Belgio, che hanno verificato le specie batteriche presenti nel cavo orale in una sessantina di persone che avevano usato per tre mesi tutti i giorni il Listerine alla menta o un placebo, per poi cambiare gruppo.
Alla fine è emerso un aumento di almeno due specie batteriche pericolose, già associate a peridontiti e anche a rischio più elevato di sviluppare di alcuni tumori dell’esofago e del colon retto, dopo l’uso del Listerine, e cioè il Fusobacterium nucleatum e lo Streptococcus anginosus, così come la diminuzione di alcuni actinobatteri che, invece, aiutano a regolare la pressione sanguigna.
Secondo gli autori, è presto per arrivare a conclusioni nette e, magari, a scoraggiare l’utilizzo di prodotti che hanno anche effetti benefici. Tuttavia, vale la pena di approfondire, e di condurre ulteriori studi su popolazioni più ampie. Infine, invitano le persone che per qualunque motivo potrebbero essere a rischio di squilibri nel microbiota orale a parlare dell’opportunità di usare collutori alcolici con il proprio odontoiatra, o a sceglierne di non alcolici.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 24 giugno 2024
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