Notice: Undefined index: role in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/story.php on line 16
Gli antidiabetici agonisti di GLP1 risolvono le apnee ostruttive notturne in metà dei casi - L'Assedio Bianco

Questo sito utilizza cookies tecnici per l'analisi del traffico, in forma anonima e senza finalità commerciali di alcun tipo; proseguendo la navigazione si acconsente all'uso dei medesimi Ok, accetto

Gli antidiabetici agonisti di GLP1 risolvono
le apnee ostruttive notturne in metà dei casi

I farmaci antidiabetici-antiobesità della famiglia del semaglutide, agonisti del recettore del Glucagon-Like Peptide 1 o GLP1, continuano a stupire per la molteplicità di effetti. L’ultimo arrivato in ordine di tempo è quello assicurato da uno dei farmaci della classe, il tirzepatide, sulle apnee ostruttive notturne, che colpiscono molti obesi e non solo (secondo le stime circa 400 milioni di persone nel mondo), provocando, tra l’altro, un abbassamento del livello di ossigeno nel sangue e un affaticamento del cuore.

Secondo uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine dai medici e ricercatori dell’Università della California di San Diego, la somministrazione del farmaco sarebbe associata a un dimezzamento dell’incidenza delle apnee, e a miglioramenti che portano alla loro sparizione o alla loro attenuazione. Benefici che consentono a un paziente su due di abbandonare una delle terapie più diffuse, ossia la ventilazione forzata con i dispositivi per la Continuous Positive Airway Pressure  o CPAP, che abbiamo tutti imparato a conoscere durante la pandemia di Covid 19 per curare le polmoniti interstiziali. Nello studio, poco meno di 500 obesi con apnee ostruttive e residenti in nove paesi, alcuni dei quali facevano uso di CPAP, sono stati trattati per un anno con 10 o 15 mg di farmaco o di placebo, e il risultato è stato che chi aveva assunto il farmaco aveva avuto anche una chiara diminuzione del numero di apnee, in media dimezzate. I due dosaggi hanno assicurato una diminuzione del 55 e del 68,2% degli eventi, rispetto al placebo, che ha ridotto in media solo del 10% le crisi, e, in molti casi, aveva potuto abbandonare il CPAP. Alla fine, le apnee erano scomparse nel 43% di chi non usava CPAP e nel 51,5% di chi lo usava. Inoltre, come atteso, gli stessi avevano perso peso e migliorato diversi altri parametri, soprattutto cardiovascolari. Grazie a questi risultati, l’azienda che produce il tirzepatide ha chiesto l’autorizzazione alla Food and Drug Administration per la prescrizione per questa indicazione.

Nel frattempo, come ricorda la BBC, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo in guardia contro le formulazioni false, che stanno aumentando e che sono vendute principalmente on line, perché la produzione ufficiale delle diverse aziende non riesce a stare al passo con la domanda, esplosa in tutto il mondo.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 26 giugno 2024
© Riproduzione riservata | Assedio Bianco


Notice: Undefined index: role in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/story.php on line 388


Warning: Use of undefined constant lang - assumed 'lang' (this will throw an Error in a future version of PHP) in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/includes/gallery_swiper.php on line 201

Notice: Undefined index: lang in /var/www/nuevo.assediobianco.ch/htdocs/includes/gallery_swiper.php on line 201

Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

Chiudi

Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

VAI ALLA VERSIONE COMPLETA