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Funziona, e molto bene, il nuovo vaccino combinato a mRNA contro influenza e covid - L'Assedio Bianco

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Funziona, e molto bene, il nuovo vaccino combinato a mRNA contro influenza e covid

L’entusiasmo è palpabile: i risultati delle sperimentazioni di fase 3 per il nuovo vaccino di Moderna, diretto contemporaneamente contro Sars-CoV2 e alcuni ceppi influenzali, sono più che positivi, perché la produzione di anticorpi specifici stimolata dal prodotto è superiore a quella delle due vaccinazioni date singolarmente. L’azienda ha pertanto già chiesto l’autorizzazione alla Food and Drug Administration statunitense per l’introduzione in commercio, che potreebbe arrivare già dalla prossima stagione invernale.

Come riferito nel suo comunicato (e, per ora, non pubblicato su una rivista scientifica), la sperimentazione è stata effettuata su due campioni di persone, ciascuno dei quali composto da circa 4.000 persone. In una di esse i partecipanti, tutti con 65 o più anni, sono state vaccinate con mRNA-1083, il nuovo vaccino, oppure con Fluzone, uno dei vaccini antinfluenzali più efficaci, diretto contro i ceppi H1N1, H3N2 e B/Victoria, più Spikevax, il vaccino aggiornato di Moderna contro Sars-CoV2. Nell’altro campione il trattamento è stato lo stesso, ma i partecipanti avevano un’età compresa tra i 50 e i 64 anni. In entrambi i casi, la produzione di anticorpi antinfluenzali e anti Covid è risultata maggiore nelle persone che erano state vaccinate con mRNA-1083 rispetto ai gruppi di controllo. Secondo un articolo pubblicato su Nature a commento di questi risultati, l’efficacia è dovuta al fatto che nel vaccino combinato sono somministrate le informazioni necessarie a produrre gli antigeni e, quindi, a innescare la risposta, in modo omogeneo, sotto forma di mRNA racchiusi in particele lipidiche. Grazie a quetso, non si determinano le interferenze reciproche che si hanno talvolta con i vaccini tradizionali, che contengono gli antigeni già formati e rinforzati in vario modo, e che possono attenuare leggermente l’efficacia. L’azienda sta lavorando per inserire anche gli mRNA relativi al virus respiratorio sinciziale. Se si arriverà a vaccini che contengono anche questo virus, bambini e anziani potrebbero essere vaccinati con molte meno somministrazioni rispetto a quanto non accada ora. E tutto questo potrebbe contribuire a limitare grandemente la circolazione dei virus respiratori.

A.B.
Data ultimo aggiornamento 4 luglio 2024
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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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