MEDICINA DELLO SVILUPPO
Dopo la pandemia da covid in tutto il mondo
ci sono molti più ragazzi ansiosi e depressi

Non ci sono dubbi: la pandemia ha fatto aumentare sensibilmente l’incidenza di ansia e depressione tra i più giovani, bambini e adolescenti. Lo conferma una grande metanalisi pubblicata su JAMA Pediatrics nella quale sono stati analizzati 53 studi effettuati in 12 paesi tra il 2022 e il 2022, che hanno coinvolto, in totale, più di 40.000 soggetti. Il risultato è stato un aumento generale dei sintomi della depressione del 26%, valore che sale al 32% se si esaminano solo le bambine e le ragazze, e che cresce ulteriormente al 35% se, tra queste, si selezionano quelle che hanno una condizione socio-economica più elevata, perché nate in famiglie abbienti e con alti livelli di istruzione. Inoltre, la depressione è cresciuta maggiormente in Europa, zona dove ha fatto segnare un +35%, che negli Stati Uniti, che si sono fermati al 25%.
Per quanto riguarda l’ansia, l’incremento misurato è stato in media del 10%, anche in questo caso con qualche prova del fatto che sia stato più accentuato tra le fasce di popolazione più benestanti, e tra le femmine.
Questi dati – hanno concluso gli autori, pediatri e psicologi infantili di alcune università canadesi – devono far riflettere i governi, e costituire una base per assumere provvedimenti mirati e finalizzati ad attenuare efficacemente le conseguenze psicologiche della pandemia tra i più giovani.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 1 giugno 2023
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