MALATTIE INFETTIVE
Dati incoraggianti per il nuovo vaccino contro il virus respiratorio sinciziale

Due studi usciti in contemporanea sul New England Journal of Medicine candidano un nuovo vaccino contro il virus respiratorio sinciziale o RSV a un ruolo preventivo importante: se approvato, potrebbe essere consigliato a tutti, ma soprattutto a neonati e anziani.
Nel primo, condotto su oltre 7.000 donne incinte nella seconda metà della gravidanza (metà delle quali vaccinate con un placebo), il composto, che contiene due proteine virali (ed è quindi un vaccino classico, non a mRNA), è stato capace di prevenire di più dell’82% le forme gravi di malattia nei primi 90 giorni di vita del neonato. Dopo 180 giorni, la prevenzione era leggermente scesa, attestandosi al 69%.
Nel secondo, il vaccino è stato invece sperimentato su quasi 35.000 persone con più di 60 anni e, anche in quel caso, dopo una sola somministrazione, la protezione nei cofronti delle forme pericolose dfi infezione è stata evidente, attorno al 60%.
Non sono emerse reazioni ed effetti collaterali gravi, e anche per questo il vaccino sembra essere un ottimo candidato, vicino al via libera definitivo, visti i numeri. Il virus respiratorio sinciziale ogni anno causa decine di migliaia di ricoveri soprattutto tra i neonati e gli anziani, e nei casi estremi può essere mortale.
Data ultimo aggiornamento 24 aprile 2023
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