NUTRACEUTICA
Dai fondali marini alla farmacia: le oloturie
potrebbero avere un’azione antidiabetica

In occidente non sono molto apprezzate come alimenti se non localmente, ma in Asia e in Australia le oloturie, chiamate anche cetrioli di mare, sono una prelibatezza. Ma se i risultati ottenuti per ora in vitro da un gruppo di ricercatori dell’università dell’Australia del sud di Adelaide fossero confermati, persone di tutto il mondo potrebbero apprezzarne le qualità terapeutiche.
I ricercatari hanno infatti dimostrato che alcuni estratti disidratati di oloturia, già noti per essere dotati di qualità antiossidanti e antinfiammatorie, sono molto attivi contro una famiglia di metaboliti che sono associati a un peggioramento del diabete, e implicati in altre malattie tra le quali l’Alzheimer, il Parkinson, i tumori, le malattie renali e altro, chiamati AGE o Advanced Glycation End products. Si tratta di composti che si formano nel sangue dall’unione di alcuni zuccheri con alcuni grassi e che, quando sono in quantità elevate, amplificano alcuni processi ossidativi, provocando danni spesso ingenti. Secondo quanto riportato sull’International Journal of Food Science and Technology, gli estratti salini di oloturia neutralizzano gli AGE in modo estremamente efficace.
Ora gli studi proseguono per cercare di capire quale, tra i possibili composti, sia più attivo, e per iniziare a confermare i dati sui modelli animali. Qualora le risposte fossero positive, si potrebbe pensare a supplementi o estratti da associare ad alimenti e bevande, cioè a nuovi nutraceutici che aiutino a prevenire il diabete, o il suo peggioramento, ed eventualmente anche altre malattie.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 26 giugno 2023
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