ARCHEOLOGIA
I gladiatori romani affrontavano davvero scontri (spesso mortali) con grandi carnivori

I gladiatori romani combattevano davvero con grandi carnivori e, nello specifico, con grandi felini come i leoni. Quello che è sempre stato visto nelle rappresentazioni su sculture e dipinti, e descritto nei testi classici, ha ora, per la prima volta, un riscontro archeologico, grazie a uno studio effettuato dagli archeologi dell’università di Durham, in Gran Bretagna. I ricercatori hanno infatti lavorato sui resti presenti in circa 80 tombe scoperte una ventina di anni fa in un sito vicino a Eboracum, il nome romano dell’attuale città di York. Lì erano stati trovati resti di diversi uomini giovani, morti di morte violenta, con vari traumi, risalenti al 2-300 d.C. Uno di essi, in particolare, aveva un chiaro morso nella zona della pelvi. Come illustrato su PloS One, la ricostruzione tridimensionale di quel morso ha permesso di mostrare che era stato inferto da un grande felino, forse un leone, e che all’animale, probabilmente, come rappresentato in diverse sculture, era stato permesso di cibarsi della vittima, nel frattempo atterrata. Ciò che la tradizione ha tramandato è dunque veritiero, e avveniva anche nelle province più lontane come la Britannia: una competizione feroce e sanguinaria tra uomini e animali, probabilmente fatta al solo scopo di divertire i presenti (ma su questo non ci sono ancora certezze definitive).
A.B.
Data ultimo aggiornamento 1 maggio 2025
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