ASTROMEDICINA
La polvere di Marte è tossica. E non si sa come difendere gli umani dai suoi danni

Si fa presto a dire che entro pochissimi anni l’uomo arriverà su Marte. Forse ci arriverà, ma di certo non potrà respirare l’aria del pianeta rosso, a meno che non intenda ammalarsi di silicosi, patologie tiroidee, polmonari e chissà che altro. Lo dimostra uno studio appena pubblicato su GeoHealth, nel quale i ricercatori dell’Università del Colorado di Boulder hanno condotto una serie di test sia in base ai dati trasmessi dai rover presenti sul suolo marziano, sia analizzando alcuni meteoriti giunti direttamente da Marte. Hanno così trovato, nella polvere, una lunga lista di elementi potenzialmente tossici, soprattutto se respirati per lunghi periodi e in grandi quantità. Tra questi, i silicati, gli ossidi di ferro (da cui il caratteristico colore rosso del pianeta), il berillio, l’arsenico e i perclorati. Uno dei problemi è che, anche se gli astronauti indossassero tute ermetiche e respirassero l’ossigeno delle bombole o dei veicoli, su Marte ci sono spesso fortissime tempeste di polvere, e la gravità ridotta non permette alla polvere dispersa nell’aria di depositarsi. Il risultato è che, come accade anche sulla Luna, la polvere arriva dappertutto. La polvere è talmente presente che, secondo i calcoli, in alcune zone come i vulcani forma stari alti più di dieci metri. Ed essendo in particelle che arrivano a un diametro di pochi micron (millesimi di millimetro), neutralizzarla è impossibile. Entrerebbe nei polmoni degli astronauti, e non potrebbe più uscire perché il muco non riesce a rimuovere particelle così piccole. Lì causerebbe allergie, patologie polmonari come la silicosi, mentre i perclorati danneggerebbero la tiroide e darebbero gravi anemie, e chissà che altro. C’è quindi molto lavoro da fare prima di capire come risolvere la questione, sui filtri e non solo (per esempio, sui supplementi da dare agli astronauti per contrastare gli effetti della polvere). E le gite su Marte, per il momento, sono più che altro una speranza.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 23 aprile 2025
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