MICROBIOLOGIA
Con gli animali domestici si condivide tutto,
compresi i batteri resistenti agli antibiotici

La resistenza agli antibiotici passa anche dagli animali domestici, trasmettendosi in modi non del tutto noti dai padroni a cani e gatti e viceversa. Per tale motivo, le misure volte a contenere la diffusione di questi pericolosi batteri dovrebbero includere sempre anche gli animali eventualmente presenti in casa delle persone infettate.
La presenza di batteri resistenti appartenenti alle Enterobacteriacee (famiglia che comprende germi come gli Escherichia coli e le klebsielle, causa di infezioni gastrointestinali, urinarie e di altro tipo, che possono diventare mortali) nell’uomo è stata dimostrata in uno studio nel quale sono stati analizzati campioni di feci di cinque gatti, 38 cani e 78 proprietari residenti in 43 abitazioni di Portogallo e sette cani e otto umani in Gran Bretagna e i cui risultati, sovrapponibili, sono stati presentati al recente congresso europeo Clinical Microbiology & Infectious Diseases (ECCMID) svoltosi a Copenaghen.
Ventidue cani e tre gatti, insieme a 28 proprietari, in Portogallo, e una decina di cani più qualche gatto, e altrettanti proprietari in Gran Bretagna, infatti, sono risultati portatori di microrganismi variamente resistenti ai carbepenemi e cefalosporine di terza generazione, antibiotici considerati di ultima istanza, cioè da utilizzare solo quando tutti gli altri hanno fallito, e con materiali genetici identici nelle stesse case, a conferma dell’avvenuto trasferimento di geni. Nessun proprietario aveva infezioni evidenti, mentre alcuni animali sì, e sono stati tutti curati.
Secondo l’OMS, già oggi i decessi annuali attribuibili alle infezioni resistenti agli antibiotici sono 700.000, e il loro numero salirà all’iperbolica cifra di 10 milioni entro il 2050, se non saranno presi provvedimenti urgenti ed efficaci. Tra questi, andrebbero sempre compresi il controllo e poi il trattamento dei pet che si trovino a convivere con proprietari che si sono infettati con batteri resistenti, e viceversa.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 27 aprile 2023
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