NEUROLOGIA
La diagnosi precoce dei disturbi dello spettro autistico forse arriverà dalla saliva

La diagnosi di un disturbo dello spettro autistico (ASD) potrebbe diventare molto più semplice e arrivare prima di quanto non accada oggi grazie a un semplice tampone salivare. Uno studio pubblicato sul Journal of Dentistry dai ricercatori dell’Università di Hong Kong suggerisce infatti che la specificità del microbiota orale dei bambini con un disturbo autistico, già nota, possa essere rilevata nella saliva.
Nello studio, in particolare, sono stati coinvolti 25 bambini con una diagnosi di ASD e 30 neurotipici, di età compresa tra i tre e i sei anni. Di tutti sono state analizzate le specie presenti nella saliva. Si è così scoperto che sei di esse erano molto specifiche per i bambini con ASD, mentre cinque lo erano per i controlli. Gli autori hanno poi formulato un modello matematico che, applicato ai casi in esame, si è rivelato attendibile in più dell’81% dei casi, rivelando correttamente la presenza di un disturbo. Si tratta di una percentuale già soddisfacente, che probabilmente potrebbe essere anche più elevata con qualche affinamento. Se quanto osservato fosse confermato, si potrebbe mettere a punto un test standardizzato della saliva, cui sottoporre tutti i bambini su cui vi siano dei dubbi, almeno per avere una prima rapida conferma (anche durante una normale visita dentistica). Basterebbe un tampone buccale.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 17 aprile 2025
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