AUTOIMMUNITà
Chi soffre di psoriasi dovrebbe limitare il più possibile il consumo di cibi ultraprocessati
Chi soffre di psoriasi dovrebbe limitare il consumo di alimenti ultraprocessati, industriali, a elevato contenuto di additivi, grassi, sali e zuccheri, perché questi potrebbero essere associati a un aggravarsi delle crisi. Lo suggerisce uno studio pubblicato su JAMA Dermatology dai ricercatori della Université Paris-Est Créteil (UPEC) di Créteil, in Francia, che hanno lavorato sui dati di oltre 18.500 persone (età media: 62 anni) che avevano partecipato a un grane studio di popolazione chiamato Nutri-Net-Santé sui rapporti tra alimentazione e salute tra il 2021 e il 2022. Il 10% di loro aveva una psoriasi, che nel 4% dei casi era attiva, secondo quanto accertato da un dermatologo. In base a quanto riportato, il consumo di ultraprocessati è stato suddiviso in tre tipologie (basso, medio o alto) e dopo tutte le opportune correzioni per eliminare possibili fattori confondenti (per esempio su livello di attività fisica, consumo di alcol, obesità e altro) il risultato è stato chiaro: chi consumava più ultraprocessati aveva una probabilità più elevata di essere nella condizione di psoriasi attiva. Il legame non dimostra l’esistenza di un rapporto di causa ed effetto, ma è comunque probabile che consumare abitualmente quantità significative di ultraprocessati, il cui potere pro-infiammatorio è noto da tempo, esacerbi lo stato infiammatorio generale e, di conseguenza, aggravi e renda più frequenti le crisi di psoriasi.
A.B.
Data ultimo aggiornamento 10 gennaio 2025
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